martedì 17 febbraio 2015

Match report FA Cup: PNE v Manchester United 1-3

            

1                        -                      3

47° Laird   -   65° Herrera, 72° Fellaini, 88° Rooney

PNE line-up: Stuckmann, Humphrey, Laird, Clarke (c), Huntington, Wright (Wiseman, 75), Welsh, Kilkenny (Reid, 75), Garner, K Davies (Robinson, 75), Gallagher. 
Subs not used: Hudson, King, Brownhill, Ebanks-Blake. 

Manchester United line-up: De Gea, Shaw, Rojo, Di Maria, Falcao (Young, 60), Rooney (c), Smalling, Blind, Herrera, Valencia, Fellani. 
Subs not used: Valdes, Evans, Mata, Januzaj, McNair, Wilson. 

Attendance: 21,348 (4,668 away fans) 

Referee: Mr P Dowd Read


Il PNE esce dall' FA Cup a testa alta, tra le polemiche di un arbitraggio che ha lasciato amaro in bocca. Forse qualcuno ha sognato veramente di buttare fuori il Manchester United e regalarsi un incredibile quarto di finale, ma i goal di Herrera, Marouane Fellaini e Wayne Rooney hanno stoppato l'avanzata della squadra di Simon Grayson verso Wembley.

Nonostante il risultato e la delusione, tifosi e squadra hanno offerto uno spettacolo che difficilmente potrà andare dimenticato. Il PNE ieri è tornato sulla bocca dei piani alti del british football, è tornato per 90 minuti un top-team del calcio inglese con un Deepdale che ha vestito l'abito delle grandi occasioni.

La serata è iniziata con il sorteggio del Sesto turno di FA Cup (il PNE, se avesse vinto, avrebbe ospitato a Deepdale i campioni in carica dell' Arsenal) e proseguita al settimo minuto con la standing-ovation, particolarmente commovente, per ricordare la scomparsa di Sir Tom Finney.

Il match credo lo abbiano visto tutti. Lo United era pur sempre lo United, squadra che ieri sera ha schierato in campo dei campioni del calibro di Wayne Rooney, Angel Di Maria, De Gea, Radamel Falcao e Daley Blind, ma il Preston North End non ha affatto avuto paura di giocarsela e di mettere alle corde i Red Devils.

Il leitmotiv è parso chiaro sin dai primi minuti. Ragionevolmente lo United aveva il controllo del gioco, mentre il PNE (schierato con un 3-5-2 che prevedeva Wright, Huntington e capitan Clarke a guardia di Wayne Rooney e Falcao) pensava a chiudersi, recuperare palla e ripartire, sfruttando la velocità di Humphrey e la tecnica individuale di Gallagher, Garner e Kevin Davies.

La grande pressione portata dai Red Devils non ha portato a particolari pericoli per la porta di Stuckmann. Quando il Manchester cercava di entrare in area di rigore, i guardiani in bianco hanno sempre avuto la freddezza di non commettere nessun errore e di rubar palla nei momenti decisivi. L'unico brivido è stato conseguente ad un calcio di punizione di Di Maria, finito dritto in Town End.

Con il passare dei minuti il PNE ha preso coraggio ed ha cominciato ad imbastire anche qualche azione interessante. Tranquilli per una fase difensiva senza sbavature, gli ottimi centrocampisti Welsh e Kilkenny han potuto dedicare energie anche alla fase di costruzione. Al 27° un calcio di punizione di Gallagher ha trovato in area di rigore Joe Garner. L' attaccante inglese ha però colpito male la palla, mandandola di molti metri alta rispetto alla porta di De Gea.


Nel secondo tempo, pronti via, è arrivato il sorprendente vantaggio del Preston North End che ha mandato in solluchero i tifosi. Colta impreparata da una spizzata di Kevin Davies, la difesa del Manchester United si è fatta beffare da un gran filtrante di Joe Garner per l'accorrente Scott Laird. Il terzino scozzese, coordinatosi perfettamente col suo sinistro, ha battuto con un tiro potente l' incerto David De Gea.

Le scene di gioia di tifosi e giocatori fanno capire come anche un solo goal, per una underdog, per una squadra di Football League che affronta una big come il ManU, sia vitale e che scateni una gioia che poche altre volte si vede in campi ben più blasonati.

Spinto da un pubblico che ha supportato la squadra dal primo all' ultimo minuto, il PNE ha provato ad incrementare il vantaggio per ben due volte. Al 52° Tom Clarke per poco non replicava il goal segnato contro il Blackpool, liberandosi bene sul secondo palo dalla marcatura di Herrera, mentre al 60° la poca forza messa nel colpo di testa, non ha permesso a Joe Garner di mostrare a tutti la sua simpatica esultanza.

Scampato il pericolo, il Manchester United è tornato a macinare gioco. Marouane Fellaini, schierato punta da Van Gaal dopo il goal dell' 1-0, ha creato parecchi grattacapi ad Huntington e Stuckmann. Il pareggio però è arrivato non dai piedi del belga, ma da quelli di Ander Herrera. Con un tiro abbastanza strano, l'ex Bilbao ha portato al 64° il match sull' 1-1. Vibranti proteste da parte di giocatori e pubblico per una chiara posizione di fuorigioco attivo di Wayne Rooney.

Sette minuti dopo, avendo acquisito ancor più fiducia, lo United ha trovato il goal del vantaggio. Un cross dalla destra di Valencia ha trovato in area di rigore il gigante Fellaini. Ribattuto il primo colpo da Stuckmann, il 31 dei Red Devils ha di piede scaraventato la palla in rete.

Festa nel settore ospiti, delusione mista a rabbia in tutti gli altri settori.

Sotto di una rete, Simon Grayson ha aggiunto un pò di pepe al finale, richiamando in panchina Wright, Kilkenny e Davies, gettando nella mischia Robinson (al suo ritorno con la maglia del PNE), Wiseman e Kyel Reid. Proprio quest'ultimo ha sfiorato il pari all' 81° con un tiro di destro. Sprecato un contropiede per il troppo egoismo di Callum Robinson, il PNE è stato punito nel finale di partita. Lanciato in contropiede, Rooney ha saltato Stuckmann, costringendo l'arbitro a fischiare un rigore che poi Wazza trasformerà, spiazzando il portiere tedesco. Altre polemiche avvolgono quest'episodio. Come dimostrato dalle immagini al rallenty, diversamente da quelle mandate a velocità normale, l'estremo difensore del Preston non ha mai toccato il numero 10 del Manchester. Si può parlare di netta simulazione, gesto di cui non può macchiarsi un giocatore che ha l'onore di rappresentare la nazionale inglese essendo il capitano. Se sei un campione che guadagna tanti milioni quanti il valore della squadra che stai affrontando, se giochi con altri campioni, se indossi la maglia del club più famoso del globo rappresentando una leggenda come Bobby Charlton, se giochi in uno stadio che ha fatto la storia, se giochi davanti a persone che hanno fatto giorni in fila per assicurarsi un biglietto, beh, puoi pure evitare certi mezzucci per arrivare alla vittoria.

Noi tifosi del PNE, noi dei GBS (rappresentati dal nostro presidente Sergio Conor Adam che ieri sventolava la nostra bandiera essendo presente alla Home of Footbal) siamo orgogliosi di come la squadra abbia lottato e non abbia mai mollato nonostante la disparità tecnica.

Bisogna fare tesoro della partita di ieri perchè da oggi ricomincia la rincorsa alla promozione diretta. Sabato arriva uno United più importante del Manchester: lo Scunthorpe.

Proud to be a northender.

Nessun commento:

Posta un commento