venerdì 26 aprile 2024

Gentry Day 2024, Watford vs PNE

Da quando sono usciti la scorsa estate i calendari per la stagione 2023/24 ho iniziato subito a fantasticare su quale potesse essere la partita che mi avrebbe finalmente fatto tornare a Deepdale o, perchè no, in trasferta per vivere le emozioni che solo gli "awaydays" sanno dare, le idee erano tante, ma per diverse date c'erano vari problemi/impegni che mi impedivano di avere la certezza di poterci andare considerando anche i possibili anticipi e posticipi che la EFL avrebbe comunicato solo in seguito; la partita che avevo finalmente scelto sarebbe stata nel mese di febbraio, Coventry vs PNE alla Richoh Arena, quando ho capito che avrei dovuto rinunciarci per vari motivi mi sono buttato su un'altra trasferta che mi affascinava parecchio, Southampton, ma il problema in questo caso era che la partita si sarebbe giocata in infrasettimanale alla sera, quando però sono iniziate ad uscire indiscrezioni su quale sarebbe stata la trasferta scelta per organizzare il Gentry Day del 2024 mi sono focalizzato su questa opzione. E meno male dato che la partita del St Mary's è stata rinviata all'ultimo momento a causa di un incendio scoppiato proprio nei pressi dello stadio dei Saints, avrei quindi fatto un viaggio (che immagino sarebbe stato comunque bello per le città che avrei visitato) a vuoto dal punto di vista calcistico e sarebbe stata una vera e propria beffa.

E così ho deciso per Watford away ad inizio aprile a Vicarage Road, appunto la trasferta che è stata poi scelta per il Gentry Day, avevo infatti una grande voglia di tornare a partecipare a questo evento che amo così tanto ed al quale ogni tifoso del PNE tiene in modo particolare, ho prenotato il volo, io e Silvia abbiamo organizzato un viaggio interessante che ci avrebbe portato anche a Canterbury, Dover, Londra e St. Albans, ma poi sono iniziati a sorgere i dubbi sul fatto di poter riuscire ad acquistare i biglietti per la partita, infatti, essendo appunto una trasferta alla quale tutti i Northenders vorrebbero partecipare, il PNE ha dato prima l'accesso agli abbonati. Per mia fortuna diversi amici si sono offerti di procurare i biglietti per me e James, il mio amico italiano (con origini inglesi) che da tempo vive nel Lancashire, dimostrandomi grande affetto, ne sono rimasto davvero colpito, mi ha fatto molto piacere anche se da una parte mi dispiaceva togliere l'opportunità ad un altro tifoso di esserci, ma poi ho pensato di avere gli stessi diritti di ogni altro tifoso, di amare questo Club come ogni altro tifoso e mi sono messo l'anima in pace attendendo con ansia che il giorno della partita sarebbe arrivato presto. 




E così mi sono affrettato a mettere in valigia la mia bombetta, come tutti sappiamo è usanza infatti indossarne una al Gentry Day, il nostro viaggio è iniziato martedì 2 aprile e dopo dei giorni fantastici nella meravigliosa Canterbury e sulle scogliere bianche di Dover è arrivato il momento di andare a Londra il venerdì successivo, come al solito nella Capitale ci sono mille cose da fare, compreso andare nei pub dove ho iniziato la mia particolare "relazione" con la birra Camden Hells che, ancora non lo sapevo, sarebbe stata mia compagna fedele anche il giorno successivo a Watford.




La mattina dopo è quindi sabato e sabato in Inghilterra, se al giorno d’oggi non tifi una squadra di Premier, significa una sola cosa: football.

Ma per noi tifosi del Preston North End oggi non è solo football, è anche il Gentry Day. La trasferta che ogni stagione viene organizzata per ricordare gli amici che non ci sono più, ci vestiamo in modo elegante o semplicemente indossiamo la nostra bombetta in ricordo delle parole del manager Alan Ball che negli anni 70 definì i nostri tifosi i migliori, soprannominandoli “The Gentry”.

Quella mattina l’agitazione mischiata all’adrenalina si fanno sentire, oltre alla voglia di partecipare a questa giornata c’è anche la tensione per la partita, il North End ha bisogno di una vittoria per continuare a rincorrere i playoff, ma anche perché la minaccia di scioperi dei trasporti mette in dubbio il modo con il quale raggiungere Watford, sono d’accordo con alcuni Northenders londinesi di trovarci alla stazione di Euston per poi prendere l’Overground per Watford Junction, all’ultimo momento, però, il mio amico Trevor, che arriva da Preston in treno mi fa sapere che prenderà quel treno da Euston alle 10.39, a questo punto, dopo aver avvisato i londinesi del mio cambio di programma, vado di fretta a prendere la metropolitana da Marylebone fino ad arrivare alla stazione dove raggiungo il binario da dove partono le corse per Watford, per fortuna sembra che lo sciopero, almeno per quanto riguarda la London Underground sia stato annullato, e qui  intravedo le prime bombette, riconoscono alcuni tifosi del PNE, tra i quali John e Adam, ci salutiamo, saliamo sul treno che è in attesa di partire e quando vediamo arrivare Trevor richiamiamo la sua attenzione ed anche lui ci raggiunge sul nostro stesso vagone.





Le tensioni e le agitazioni scompaiono del tutto ora che sono insieme ai miei amici, è bellissimo rivederli e fare il viaggio verso Watford con loro, tutti indossiamo le bombette e la gente ci osserva incuriosita; quando arriviamo a destinazione la prima tappa è il pub O’Neils dove beviamo le prime birre (Camden Hells appunto) di un lungo pre-match, alcuni propongono di andare al cimitero vicino a Vicarage Road, lo stadio del Watford, dove è sepolto John Goodall, ex giocatore del PNE, uno dei leggendari Invincibili che conquistarono il primo Titolo di Campioni di Inghilterra vincendo il primo campionato di calcio della storia, è sepolto qui perché quando la sua carriera da calciatore terminò andò ad allenare proprio il Watford. Qualcuno chiama un taxi, ma io e Trevor ci andiamo a piedi, non è una breve passeggiata e ne approfitto per vedere la città di Watford, anche se tenere il passo di Trev non è impresa semplice, comunque, quando arriviamo al cimitero, ritroviamo anche gli altri e omaggiamo la tomba del leggendario Goodall prima di andare al The Oddfellows, un pub che s trova a due passi dallo stadio e dove restiamo fino a pochi minuti prima della partita.















Il pre-match è la parte più divertente della giornata, inizialmente siamo in pochi, ma con il passare del tempo il pub si riempie di tifosi del North End, ognuno con la sua bombetta, qualcuno ha scelto anche di vestirsi in modo elegante con tanto di giacca e cravatta, tutti bevono birre su birre (Camden Hells??), c’è allegria, spensieratezza e serenità, non si parla della partita, nonostante non faccia piacere a nessuno vedere dalla TV che il Norwich, nostra rivale nella lotta playoff, ha vinto il derby contro l’Ipswich.

Pian piano arrivano i Northenders londinesi e poi anche i tifosi giunti a Watford con i bus organizzati dal Club, incontro molti amici tra i quali anche James, con lui portiamo con orgoglio la bandiera dei GBS, il nostro fans club italiano dedicato al PNE, all’interno dello stadio, per poterlo fare avevo chiesto qualche giorno prima l’autorizzazione al Watford come veniva indicato sul loro sito internet, è bellissimo rivedere tante facce conosciute, tanti amici, tanti tifosi accomunati dalla passione per questo fantastico Club!


















Entriamo nel settore ospiti di Vicarage Road e salutiamo i nostri giocatori che stanno facendo pre- riscaldamento, la partita non è bellissima e termina sullo 0-0, ma il divertimento per noi non manca sugli spalti, si inneggia alla “Gentry” sollevando le nostre bombette e si incita la squadra, direi, come spesso capita, una grande trasferta con gli amici rovinata dal …. Calcio… o meglio da questo risultato che ridimensiona parecchio le nostre speranze playoff. Il coro che preferisco è quello dedicato al nostro bomber Emil Riis che, sulle note della bellissima “Love will tear us apart” dei Joy Division, fa “Riis will tear you apart again”.

Lo stadio è bello, ma l'atmosfera creata dai tifosi del Watford è abbastanza deludente, anche la partita non ha regalato grandi emozioni, ma come ogni volta che vengo a vedere il PNE dal vivo per me quello che conta è soprattutto esserci, essere lì con la squadra, con i tifosi, allo stadio, al pub, e poi durante il Gentry Day ci sentiamo ancora più uniti, ci rendiamo conto che non si tratta solo di calcio, ma di una comunità, di orgoglio.















Dopo la partita torniamo al The Oddfellows e qui è festa comunque, ci sediamo ad un tavolo nel giardino esterno a bere ed a chiacchierare allegramente, della partita, del risultato e dei playoff non ne parla nessuno, c’è un clima bellissimo, c’è solo voglia di divertirsi, di onorare il Gentry Day e di stare insieme, iniziamo a parlare con tutti, anche con chi non avevamo mai avuto il piacere di conoscere prima, sono momenti unici per me.

















Più tardi io e Trevor salutiamo James e gli altri, dobbiamo andare in stazione per prendere il treno per Euston, io mi fermerò a Londra, ma Trev non può perdere la coincidenza per Preston, il viaggio sarà lungo, ma come lui anche tanti altri tifosi arrivati dal Lancashire devono prendere quello stesso treno ed infatti li troviamo tutti già lì a Watford Junction, probabilmente ci sono arrivati con i taxi perché invece per noi è stata un’impresa, a piedi senza sapere dove fosse la stazione e soprattutto con troppe birre in corpo, ma alla fine è stato divertente seguire quel pazzo di Trevor che scherzosamente si fermava da ogni passante per chiedere dove fosse la stazione facendo divertire tutti compreso un ragazzino che ci ha accompagnato per un pezzo e con il quale abbiamo iniziato a parlare come se ci conoscessimo da tempo. Diciamo che nonostante il timore di perdere il treno o addirittura di perderci in giro per Watford siamo riusciti a divertirci anche in questa situazione, sembra assurdo ma è stato uno dei momenti più belli della giornata.







Saliamo sul treno che ci porta a London Euston e qui ci salutiamo, contenti e soddisfatti anche se stanchi e delusi dal risultato, ma il PNE per noi è qualcos’altro, non è il risultato, è stare insieme, è passare una bella giornata, è sentirsi parte di qualcosa, è orgoglio di essere del Preston North End.

Mentre sto camminando per andare verso la metropolitana sento una signora che mi chiama, vuole sapere perché indosso la bombetta, le spiego che siamo tifosi del PNE ed il significato del Gentry Day, poi però, quando le dico che sono italiano, penso che lei vada in confusione, ma annuisce e mi sorride salutandomi.

Quando arrivo in albergo sono stanco, ma felicissimo, qualche birra di troppo non mi fa rendere conto dell’orario e Silvia, che ha passato la giornata in giro per Londra, mi fa notare che è troppo tardi per andare a cenare in un pub ed allora ci tocca mangiare una pizza in albergo e restiamo in camera dove comunque, con grande soddisfazione, posso vedere “Match of the Day”, solo il fatto di sentire quella sigla mi fa emozionare, qualcuno direbbe “sei a Londra il sabato sera e non esci?”… beh.. ho visto il PNE dal vivo ed ora posso vedere MOTD in TV… e chi me lo fa fare di uscire??

Il giorno dopo io e Silvia visitiamo la bellissima ed affascinante St Albans ed anche Clarence Park, lo stadio dei Saints, il lunedì è l'ultimo giorno e lo passiamo a Londra prima di dover purtroppo salutare l'amata Inghilterra, soltanto quando salgo sullo Stansted Express capisco che è veramente finita, mi rassegno all’idea, ma so che tornerò, me lo impone l’amore che ho per queste Terre, me lo impone il ricordo di tutte le sensazioni e le emozioni vissute in questo viaggio, un viaggio che in 6 giorni ci ha portati a vedere città, cattedrali e scogliere, castelli e pub fantastici. E soprattutto il Preston NE. E’ stata una delle mie migliori vacanze in UK, ho amato ogni singolo momento, conservo dentro me stesso ricordi e sensazioni che niente e nessuno potrà mai togliermi, spesso ripercorro nella mia mente certi momenti, ma non sarò mai come viverli per davvero ancora una volta, spero di tornare presto per poter vivere ancora quei momenti, penso e ripenso in particolari alle persone, agli amici di Preston, perchè alla fine sono queste le cose che contano di più, i rapporti sinceri, le amicizie, il passare dei momenti indimenticabili con persone indimenticabili.

E' stato fantastico incontrare tanti vecchi e nuovi amici, un ringraziamento speciale va a Trevor, che mi ha praticamente accompagnato per tutta la giornata offrendomi anche qualche birra di troppo, ed anche a James, uno di noi GBS, speriamo di riuscire ad organizzare una trasferta di gruppo nel 2025 quando festeggeremo il 15° compleanno del nostro Fans Club!

Come on you GBS!

See you soon!

domenica 21 aprile 2024

Match Report: QPR 1 PNE 0

QPR line-up: Begović; Dunne, Cook, Clarke-Salter, Paal (Fox, 85); Andersen (Smyth, 68), Field, Colback; Willock, Dykes (Armstrong, 90+1), Chair (Hayden, 90+1). Subs not used: Walsh, Hodge Dixon-Bonner, Cannon, Larkeche.

PNE line-up: Woodman; Storey, Lindsay, Hughes; Millar, Browne, Ledson, Brady (Holmes, 79); Woodburn (Frøkjær, 67); Riis (Stewart, 67), Keane (Osmajić, 79). Subs not used: Cornell, Cunningham, Evans, Whatmough, N.Mawene.

Attendance: 16,464 (730 PNE fans).

Referee: Mr G Ward.

Terza sconfitta consecutiva per il North End che dopo la vittoria contro l'Huddersfield ha perso contro Norwich, Southampton e, in questa giornata, QPR, forse aver perso lo scontro diretto per la corsa ai playoff contro i Canaries ha lasciato il segno nella squadra che ha perso nettamente a St Mary's e che ha perso giocando una brutta partita a Loftus Road.

Per questa trasferta Lowe ha fatto 5 cambi di formazione rispetto al turno infrasettimanale schierando titolari Woodburn, Ledson, Browne, Keane ed il recuperato Millar.

Nei primi minuti il PNE aveva iniziato bene facendosi pericoloso quando Brady, servito da Browne, ha calciato dal limite dell'area, ma il suo tiro è stato contrastato dalla difesa avversaria, poco dopo Hughes ha dovuto compiere un intervento difensivo di testa per fermare Dykes, ma sono stati ancora i Whites ad andare vicini al gol quando Woodburn e Millar si sono scambiati la palla all'interno dell'area degli Hoops, il canadese ha calciato da ottima posizione, ma Begovic gli ha negato il gol compiendo una parata decisiva.

Al 20°, però, Woodman è uscito male dalla sua porta facendosi sorpassare da un cross dalla sinistra di Willock sul quale si è così avventato Dykes che ha potuto colpire la palla mandandola in rete e realizzando così il gol del 1-0 a favore dei padroni di casa.

Il QPR ha continuato ad attaccare ed a mettere sotto pressione la nostra difesa, prima è stato bravissimo Woodman a respingere una conclusione di Willock, poco invece è stato Dykes a non sfruttare un'ottima occasione quando, lanciato verso la porta del PNE da Chair, ha calciato a lato da buona posizione.

Nella ripresa il Preston NE è sembrato scendere in campo con maggiore decisione e determinazione, Millar si è fatto vedere più volte sulla fascia sinistra dopo che Lowe ha deciso di spostarlo da quella parte del campo, ma il primo pericolo è stato creato ancora dai Superhoops con Cook che, in seguito ad una mischia venutasi a creare nell'area del PNE, ha calciato a lato.

Al 67° Frokjaer e Stewart sono entrati in campo al posto di Woodburn e Riis, è stato però ancora Millar il giocatore più intraprendente ed al 76° ha messo alla prova Begovic con una pericolosa conclusione che il portiere è riuscito a parare.

Osmajic e Holmes hanno fatto il loro ingresso in campo al 79° sostituendo Keane e Brady e proprio il montenegrino ha avuto un'ottima occasione per pareggiare, ma è stato fermato in area da Dunne proprio nel momento in cui stava per calciare a colpo sicuro verso la porta dei Superhoops.

Il PNE ha attaccato fino alla fine alla ricerca del gol, ma senza mai riuscire a farsi pericoloso e la partita è così terminata con la vittoria del QPR e con un'altra sconfitta per il North End che anche in questa occasione non ha di certo giocato alla sua altezza deludendo le attese dei tifosi arrivati da Preston.

L'obiettivo playoff è chiaramente ormai svanito, ma non per questo dobbiamo arrenderci e mollare la presa, dobbiamo cercare di chiudere la stagione in modo dignitoso e l'occasione arriverà lunedì prossimo quando a Deepdale arriverà il Leicester primo in classifica, sarà la situazione giusta per reagire dopo queste tre sconfitte consecutive e per salutare nel miglior modo possibile i tifosi nell'ultima partita casalinga della stagione.

COYW




martedì 16 aprile 2024

Match Report: Southampton 3 PNE 0

Southampton line-up: McCarthy; Walker-Peters, Harwood-Bellis, Bednarek, Manning; Aribo (Smallbone, 70), Downes (Charles, 45), S.Armstrong (Rothwell, 70); Brooks (Sulemana, 83), Adams (Edozie, 76), A.Armstrong. Subs not used: Lumley, Stephens, Bree, Fraser.

PNE line-up: Woodman; Storey, Lindsay, Hughes; Holmes (Cunningham, 40), Whatmough (Ledson, 70), N.Mawene (Browne, 70), Brady; Frøkjær; Osmajić (Evans, 79), Riis (Keane, 45). Subs not used: Cornell, Stewart, Best, Seary.

Attendance: 27,636 (556 PNE fans).

Referee: Mr S Barrott.

Il PNE si arrende e dopo la brutta sconfitta a Southampton alza definitivamente bandiera bianca nella lotta ai playoff, il sesto posto dista ora 8 punti con 3 sole partite da giocare, una pessima prestazione ed un risultato maturato in un disastroso primo tempo durante il quale la squadra ha subìto non solo i 3 gol, ma anche i continui attacchi degli avversari ai quali ha concesso troppi spazi e troppa libertà nel calciare verso la porta difesa da Woodman, i Saints, oltre a segnare hanno colpito un palo e si sono fatti pericolosi in altre occasioni sfruttando lo stato quasi confusionale dei Whites.

Per questa sfida, il recupero della partita rinviata qualche settimana fa a causa di un incendio scoppiato proprio nei pressi del St Mary's Stadium, Lowe ha schierato titolari Riis e Mawene al posto di Keane e Browne, la squadra era chiamata a reagire dopo l'immeritata sconfitta di sabato scorso contro il Norwich, una sconfitta che di fatto ci aveva già tagliati fuori dalla lotta per i playoff facendo diventare la partita di questa sera probabilmente poco influente ai fini della classifica, non per questo, però, possiamo giustificare la pessima prestazione, di sicuro i tifosi arrivati fino a Southampton non avrebbero meriato di vedere la squadra farsi umiliare in questo modo, avremmo dovuto crederci ancora e tentare il tutto per tutto per fare punti su un campo comunque molto difficile e contro una squadra che sta lottando per la promozione diretta.

La prima occasione, arrivata dopo 7 minuti di gioco, ci aveva illusi, infatti era stato il PNE a farsi pericoloso quando Holmes aveva servito Frokjaer sul lato destro dell'area, il danese aveva calciato trovando la pronta respinta di McCarthy bravo poi anche ad anticipare Riis che stava tentando di avventarsi sulla palla.

I Saints hanno però subito reagito portandosi all'attacco con insistenza e sono stati premiati al 19° quando dopo una bella azione la palla è arrivata sulla sinistra ad Adam Armstrong, l'attaccante, invece che tentare la conclusione dal limite dell'area, ha intelligentemente servito nel centro dell'area Che Adams che di prima intenzione ha calciato in rete superando Woodman.

Qualche minuto dopo, al 25°, lo stesso Adam Armstrong ha tentato di beffare Woodman, infatti, vedendolo fuori dai pali, ha calciato la palla dalla distanza con un bel pallonetto che ha superato il portiere terminando però di poco sopra la traversa.

Ma al 29° i padroni di casa hanno raddoppiato ancora con Che Adams, bravo a scambiarsi la palla in area con Brooks ed a calciare con precisione da buona posizione battendo l'incolpevole Woodman.

Soltanto 1 minuto dopo lo stesso attaccante ha imitato il suo compagno Armstrong provando a superare il nostro portiere con un altro buon pallonetto da fuori area, ma anche in questo caso la palla è finita sopra la traversa.

Il Southampton ha continuato ad attaccare da ogni parte mettendo in grosse difficoltà la nostra difesa ed al 33° è arrivato addirittura il gol del 3-0 che ha di fatto chiuso la partita, il protagonista stavolta è stato Stuart Armstrong che, raccogliendo la palla dopo un lancio corto di Holmes dalla propria area, ha calciato dal limite mandano la palla in rete.

Lo stesso Armstrong ha poco dopo colpito un clamoroso palo con un altro bel tiro da fuori area, la difesa del North End si è fatta superare con troppa facilità in tutto il primo tempo e così Lowe ha tentato di sistemare qualcosa mandando in campo al 39° Cunningham al posto di un Holmes in evidente difficoltà.

Questo primo tempo disastroso è terminato con un pesante passivo di 3 gol, Lowe ha sostituito Riis con Keane, ma anche nella ripresa sono stati i Saints a fare la partita, al 52° un tiro di Bednarek dal limite è terminato di poco fuori dallo specchio della porta, al 66° Che Adams, lanciato con precisione in area, ha controllato la palla ed ha calciato al volo da pochi passi da Woodman il quale è stato bravissimo a respingere la sua conclusione.

Al 70° Ledson e Browne sono entrati in campo al posto di Whatmough e Mawene, 4 minuti dopo è stato però ancora Woodman il protagonista riuscendo a deviare con un grande intervento la palla sopra la traversa su un potente e preciso tiro dalla distanza di Brooks.

Evans ha sostituito Osmajic al 79°, ma non è più successo nulla ed il Southampton ha meritatamente conquistato questa netta vittoria che gli permette di essere ancora in corsa per la promozione diretta, per il North End invece terminano questa sera i sogni, già ridimensionati dopo la sconfitta contro il Norwich, di playoff, è stata davvero una pessima prestazione che ha causato un'altrettanto pessima sconfitta.

Sabato prossimo a Loftus Road la squadra, nonostante non ci siano più obiettivi di classifica, dovrà cercare di reagire dopo queste due sconfitte consecutive, non sarà facile contro un QPR in piena lotta per la salvezza, ma dovremo tirar fuori l'orgoglio e cercare di chiudere con dignità questa stagione.

COYW





sabato 13 aprile 2024

Match Report: PNE 0 Norwich City 1

PNE line-up: Woodman; Storey, Lindsay, Hughes; Holmes (Evans, 81), Whatmough, Browne, Brady; Frøkjær (Riis, 62); Keane (Stewart, 90+2), Osmajić. Subs not used: Cornell, Cunningham, Ledson, Best, N.Mawene, Seary.

Norwich City line-up: Gunn; Stacey, Duffy, Gibson, McCallum; Núñez, McLean; Sara, Barnes (Batth, 90), Sainz (Rowe, 74); Sargent (Van Hooijdonk, 90+2). Subs not used: Long, Fisher, Welch, Aboh, Lima, Montóia.

Attendance: 16,322 (1,442 Norwich City fans).

Referee: Mr A Kitchen.

Pesante sconfitta per il PNE nel decisivo scontro diretto a Deepdale contro il Norwich sesto in classifica, ora le speranze di raggiungere la zona playoff sono praticamente svanite per i Lilywhites che oggi sono stati sorpassati da Hull e Boro e che si trovano ora a -8 punti dai Canaries con sole 4 partite da giocare (1 in più comunque rispetto al Norwich).

Il North End non avrebbe probabilmente meritato di perdere soprattutto considerando che nel primo tempo aveva creato un paio di occasioni da gol, in particolare con una clamorosa traversa colpita da Whatmough, ma in generale la partita è stata equilibrata e nel finale il Norwich ci ha creduto di più ed ha vinto conquistando 3 punti che gli permettono di consolidarsi al sesto posto vista anche la contemporanea sconfitta del Coventry.

Per questa sfida decisiva Lowe ha schierato titolare in difesa Whatmough al posto di Cunningham, ha recuperato a centrocampo Browne, mentre in attacco ha preferito Osmajic, autore della splendida tripletta in 7 minuti contro l'Huddersfield nello scorso turno, a Riis.

Al 12° Holmes ha servito in area Osmajic, ma l'attaccante montenegrino è stato fermato e la palla è terminata in corner, Brady se ne è incaricato di batterlo servendo al centro Lindsay che ha colpito di testa a lato.

Gli ospiti hanno risposto con Borja Sainz che ha calciato la palla al volo sopra la traversa dopo averla ricevuta da un cross di Sara.

Il PNE si è reso pericoloso al 24° quando, con una punizione calciata dalla destra, Brady ha servito sul secondo palo Browne che di testa ha messo la palla al centro dove Lindsay l'ha colpito a sua volta di testa trovando però la pronta risposta di Gunn che ha respinto, la palla è arrivata poi sui piedi di Frokjaer che servito prontamente Storey che ha però calciato a lato.

Nei minuti successivi Woodman è stato protagonista con due interventi su altrettante conclusioni di Sara, sulla prima, un tiro al volo molto angolato, ha respinto in tuffo, sulla seconda è stato bravissimo a deviare la palla sul palo.

Ma al 46°, proprio allo scadere del primo tempo. è stato il North End ad andare vicinissimo al gol con un colpo di testa di Whatmough, servito da una punizione calciata da Browne, che ha mandato la palla a sbattere clamorosamente contro la traversa.

Ad inizio ripresa Brady ha calciato una punizione mandando la palla nell'area del Norwich creando problemi alla difesa ospite che è poi riuscita ad allontanarla, la partita è poi continuata senza grandi emozioni, con tanta intensità, ma nessuna vera occasione da gol.

Entrambi gli allenatori hanno cercato delle soluzioni per dare più vivacità ai rispettivi attacchi, Lowe ha mandato in campo Riis al 62° oltre ad Evans all'81° ed a Stewart al 92°, ma il PNE non è più riuscito a creare problemi alla difesa avversaria come era invece successo nel primo tempo.

All'86° però è arrivata la svolta della partita con l'inaspettato gol realizzato dai Canaries con Sara, servito con precisione in area da McLean, che ha evitato l'intervento di Lindsay prima di calciare a rete superando Woodman segnando così il gol dello 0-1.

Proprio al 90° i Whites hanno avuto l'occasione di pareggiare quando Gunn ha respinto un cross ed un difensore ha poi bloccato un tiro di Browne impedendogli di mandare la palla verso la porta.

La partita è così terminata con questa deludente sconfitta, il North End anche stavolta è mancato nel momento decisivo, la squadra ci ha provato andando anche vicina al gol nel primo tempo, ma ha poi giocato un brutto secondo tempo non riuscendo più a creare occasioni da gol ed arrendendosi al vantaggio degli avversari.

Sapevamo bene che questa sarebbe stata una partita davvero difficile, ma eravamo molto fiduciosi dopo il 4-1 rifilato all'Huddersfield, pensavamo di potercela fare sulle ali dell'entusiasmo, alla fine è però arrivata una sconfitta che ci fa molto male, una sconfitta che ci taglia fuori dai giochi nella corsa ad un posto per i playoff.

COYW