sabato 3 settembre 2016

This is Albion: la Regina del Sud

Quando stavo organizzando il nostro viaggio pensavo a varie destinazioni per questa giornata, posti non troppo distanti da Preston ed allora, tra le città non ancora visitate, cercavo e cercavo, ma non trovavo quella giusta... mi sarebbe piaciuto visitare Lincoln, ma sarebbe stato in treno un viaggio di tre ore e mezza con ben tre cambi... cercavo in internet altre città inglesi, ma anche altre mete di mio grande gradimento, come Durham o Whitby, erano troppo distanti.. ed allora ho pensato di prendere la mia grande mappa del Regno Unito ed Irlanda sapendo che, essendo così ben dettagliata, mi avrebbe dato la risposta che cercavo... ed infatti guardandola mi sono reso conto di come gli Scottish Borders non fossero poi così lontani dal Lancashire.. in effetti ero già stato a Gretna e non ci avevo proprio pensato che la nostra prossima destinazione avrebbe potuto essere proprio la Scozia!
Tra le città sul confine con l'Inghilterra ho subito notato Annan, ma non so perchè non avevo preso in considerazione Dumfries... quando ho poi chiesto consigli per visitare Annan ad un amico inglese, Ian, lui mi ha fatto notare quanto Dumfries fosse vicina e migliore rispetto alla prima e poi..... lì c'è qualcosa che certamente mi sarebbe interessato... il Palmerston Park, casa dei Doonhamers, del Queen of the South, la Regina del Sud, come la città, e poi di conseguenza la squadra, venne definita dal poeta del posto, il famoso Robert Burns.
Ho ripensato a tutto questo quando lunedì mattina, dopo una colazione da Starbucks, siamo saliti sul treno che da Preston ci ha portati a Carlisle, e da lì abbiamo preso un treno della Scotts Rail, un treno piccolo e vecchio, un treno che già da solo mi ha fatto sentire vicino al suolo scozzese.
Un treno "simpatico", con un prete, una famigliola salita ad Annan e che immagino vada a passare la giornata a Dumfries, ci sono poi coppie di vecchietti simpatici ed il controllore che sembra uscito da un cartone animato...
Guardo fuori dal finestrino e vedo la Scozia, scorrono veloci alberi, case, campi, paesi, macchine, persone ed il cielo, il cielo, guardo il cielo, è così uguale dappertutto, ma sotto a questo cielo mi dico.. c'è proprio la Scozia, l'inizio della Scozia, proprio lì dove comincia ed io mi trovo proprio sotto a questo cielo..
Il viaggio è piacevole, mi diverto ad osservare le persone, tipici scozzesi o inglesi del nord che da Carlisle hanno deciso di fare un giro in Scozia, gente normalissima, ma che a me sembra così diversa e che mi "attrae" perchè immagino me stesso nei loro panni, a vivere lì, in questi posti che amo così tanto e che invece per loro, probabilmente, rappresentano la normalità, forse sono fieri di vivere lì, di essere scozzesi o inglesi, o forse anche loro sognano di vivere altrove, magari proprio in Italia... succede spesso così, non siamo mai soddisfatti e speriamo di avere una vita diversa, una vita migliore, ma non è detto che poi cambiando città o Nazione le cose debbano per forza andare meglio, è probabilmente solo un'illusione, una speranza, di certo bisognerebbe vivere la quotidianità per capire veramente come ci si sentirebbe in un determinato posto e non valutarlo solo in base a periodi di vacanze dove tutto sembra perfetto.




Comunque, dopo tutti questi pensieri, la meta è raggiunta, siamo a Dumfries, la stazione è veramente carina ed accogliente, ci incamminiamo seguendo le indicazioni per il centro città, devo ammettere che il primo impatto non è dei migliori.. forse attraversiamo vie un pò di periferia, forse mi aspettavo qualcosa di diverso, ma di certo questa è un pò la vera Scozia, così lontana dai fasti del centro di Edimburgo.. attraversiamo vie che sembrano vecchie ed un pò spoglie, ci sono negozi non certo "lussuosi", ma di alimentari, parrucchieri, cartolerie, vecchi pub... insomma, tutte le cose che servono alla gente del posto che lì ci vive ogni giorno..









Poi arriviamo verso il centro e qui un pò cambia, non è che sia il centro più bello che abbia mai visto, intendiamoci, ma comunque ci sono delle statue, tra le quali quella del già citato Burns, negozi di abbigliamento, un centro commerciale, i pub ecc.. ed ovviamente c'è anche più gente, è mattina e le persone del posto sono indaffarate, c'è chi sta lavorando e chi va a fare la spesa, i turisti sembrano essere davvero pochi, la zona degli Scottish Borders ha diverse attrazioni, come castelli, ma anche paesaggi molto belli, ma bisognerebbe addentrarsi nei posti giusti e probabilmente non fermarsi soltanto qui a Dumfries.




Ma noi abbiamo solo una mezza giornata e dobbiamo farla fruttare al meglio, proseguiamo ed arriviamo sul fiume Nith, qui la città è decisamente più accogliente ed attraente, ci sono tre ponti, i vecchi "Devorgilla" e "Old Bridge", ma anche il più moderno Suspension Bridge; da qui si possono fare delle foto davvero meravigliose sul fiume, con i ponti ed alle loro spalle la città che si estende in tutta la sua interezza.




















Ci intratteniamo a lungo a passeggiare, ammirare il panorama e facciamo anche una sosta seduti al "Dock Park", dove mangiamo qualche biscotto tipicamente scozzese acquistato in centro e programmiamo cosa fare nel proseguo della giornata.


Prima decidiamo di restare nella zona del centro dove visitiamo quella che fu la casa di Robert Burns, molto interessante e con entrata libera, passeggiamo ed entriamo in un paio di negozi, poi decidiamo di attraversare uno dei ponti e di andare in direzione del Palmerston Park, come già detto, la casa del Qos, il Queen of the South, la squadra locale che attualmente milita nella Championship Scozzese.




La camminata non è lunga, ma fa caldo (anche se siamo in Scozia..) ed è un pò stancante, ma viene ripagata da quello che vedo dinnanzi a me quando intravediamo i riflettori dello stadio... allunghiamo il passo ed arriviamo sul retro dello stadio dove sul muro esterno ci sono diversi murales che raffigurano in modo assolutamente magnifico la storia del Club! 
Ci sono disegni fantastici che rappresentano le storiche vittorie del Qos o anche solo immagini dedicate ai tifosi ed a giocatori ed allenatori che hanno fatto la storia del Club, nei vari stadi che ho visitato in passato non avevo mai visto nulla di simile, c'è qualcosa di questo genere a Stamford Bridge, stadio del Chelsea, ma questi murales secondo me sono unici ed un'idea davvero originale.
La prima cosa che mi chiedo è se dei murales di questo tipo venissero fatti fuori da uno stadio italiano... non so quanto durerebbero.. i tifosi delle squadre avversarie non aspetterebbero molto a rovinarli... non voglio parlar male dell'Italia, probabilmente dappertutto sarebbe così, ma non qui, almeno per quello che ho potuto vedere io..






Sono pieno di entusiasmo, facciamo il giro della strada per cercare l'ingresso principale dello stadio, troviamo i cartelli che indicano che siamo appunto al Palmerston Park, ma non trovo ancora quello che cerco, c'è un'arena con piscine ed immagino attrezzature per altre discipline sportive, ma non capisco se abbia a che fare o meno con lo stadio di calcio... attraversiamo una cancellata e finalmente troviamo l'ingresso principale, quello dei giocatori, ma non c'è uno shop e sembra tutto chiuso... mi accontento di fare qualche foto dall'esterno e di "sbirciare" qualche scorcio degli spalti che riesco ad intravedere da qualche fessura... non sono però soddisfatto .. 









vedo un ragazzo che da qualche calcio ad un pallone nel parcheggio dell'arena e gli chiedo informazioni, non sembra saperne molto, ma comunque mi dice che lo shop del Qos è proprio all'interno dell'arena, lo ringrazio e ci "piombiamo" subito, attraversiamo un bar e le indicazioni ci portano lungo un corridoio sul retro dove finalmente troviamo un locale con quadretti sui muri che raffigurano giocatori storici del Club e poi lo shop!
Lo shop è molto piccolo, ma c'è davvero di tutto, al bancone c'è una commessa che sta parlando con una signora che accompagna un ragazzino.. chiedo se posso provare la maglia della nuova stagione, la commessa è molto gentile e simpatica, cosi, dopo aver acquistato la maglia e l'immancabile spilla, le chiedo se è possibile vedere lo stadio internamente, lei fa una chiamata e mi da risposta positiva, mi dice di aspettare qualche minuto.
La ringrazio ed aspettiamo, nel frattempo sento il ragazzino fare un paio di battute con la mamma e la commessa, da quello che ho capito si sta chiedendo cosa ci facciamo allo stadio del Qos e perchè non andiamo piuttosto a vedere il Leicester!!
Poco dopo arriva un ragazzo che direttamente dall'arena ci porta attraverso un corridoio dal quale si accede ad una porta che ci fa ritrovare proprio dove eravamo prima, davanti all'ingresso principale, lo seguiamo e passando dall'ingresso riservato ai giocatori raggiungiamo prima gli spogliatoi della squadra e poi il tunnel che ci porta dritti in campo!!!


Fantastico!! E' proprio come lo immaginavo, come lo avevo visto nelle foto e nel film "A shot at Glory" (Sfida per la vittoria) con Ally McCoist, è impressionante vederlo dal vivo nella sua semplicità e nel suo stile così old ed affascinante, ci sono ancora le vecchie terraces senza seggiolini, c'è la famosa insegna con il nome della squadra e l'altra con il soprannome "The Doonhamers", inutile dire che scatto tantissime foto, mi soffermo diversi minuti ad ammirare il Palmerston Park mentre il ragazzo, e forse anche Silvia, attendono che finisco i miei comodi...







Poi ad un certo punto dico... "OK".. e purtroppo usciamo... dico brevemente al ragazzo di essere italiano e che il Qos è la squadra che preferisco in Scozia, lui accenna ad un sorriso, ma è davvero di poche parole, è stato gentilissimo, ma evidentemente non è poi così interessato... non c'è problema, ricorderò sempre comunque questa giornata, la gentilezza della commessa e di questo ragazzo. la bellezza dello stadio e l'emozione vissuta entrandoci, chissà come dev'essere bello quando è pieno di gente, quando i Queens entrano in campo...

Ricorderò tutto con grande piacere... forse un pò meno la camminata che ci riporta indietro verso la stazione, decidiamo di farcela infatti tutta a piedi, ma direttamente dallo stadio alla stazione è lunga e se vogliamo prendere il primo treno disponibile dobbiamo anche affrettarci....
Ce l'abbiamo fatta... la stanchezza si fa sentire, la mia intenzione era quella di fare una sosta ad Annan per poi prendere da lì il treno successivo che ci avrebbe riportati a Carlisle, ma capiamo che sarebbe una "mazzata" e devo rinunciare, meglio tornare con calma in Inghilterra ed a Preston dove ci aspetta una cena in albergo con la quale termina questa altra giornata magica..

Domani sarà l'ultimo giorno completo, la partenza è fissata per il primo pomeriggio di mercoledì, ma promette bene... prima Morecambe ed in serata Deepdale, non ci sarebbe modo migliore per salutare e dare l'arrivederci alla nostra Preston!

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