lunedì 16 luglio 2012

The new era of PNE.


Ecco una bella riflessione del nostro Massy sulla situazione attuale del nostro North End ed una sua analisi sulla scorsa stagione e le sue speranze per la prossima attesissima nuova avventura:

L' ultima immagine che abbiamo impressa nella mente della stagione appena passata, è la palla di Grezza che scavalca la barriera del Charlton e si infila alle spalle di un Sullivan incredulo. 




Graham Alexander scores against Charlton
Grezza



Abbiamo sofferto tanto la scorsa stagione, fondata forse su basi ancora troppo molli ed insicure per provare a riacciuffare una Championship persa con dolore l'anno precedente.

Come su un ottovolante abbiamo vissuto mesi intensissimi, alternati da grandissime partite che hanno portato ad una striscia di vittorie invidiabile, a sconfitte che ci hanno fatto entrare in un limbo che sembrava senza fine. Sono passati per Deepdale giocatori che hanno lasciato un buon ricordo, come Mc Combe, Jervis e Bunn, altri che non hanno fatto in tempo a mettere piede in campo e altri che hanno combinato disastri.

Per (s)fortuna non sono stati solo i giocatori a darsi il cambio più e più volte come in una partita di calcio a 5, ma anche i manager. Avevamo iniziato con Brown, ambizioso ma non una sicurezza visto quello che aveva combinato poco prima con l' Hull City. La squadra sembrava seguirlo e carpire partita dopo partita le sue idee tattiche, ma una serie di sconfitte hanno rovinato tutto, portandolo ad una dolorosa separazione. A risollevare le sorti ci hanno provato anche Grezza e Unsworth ottenendo risultati altalenanti in quel lasso di tempo che è servito alla nuova proprietà per scegliere il nuovo manager: Graham Westley.




Gw, Graham Westley

Non sono stato mai pienamente d'accordo con la scelta presa dal chairman, poichè trovavo in Westy una certa spocchiosità che non me lo faceva digerire. La nomina a capitano di Procter con conseguente richiamo pubblico e ammainamento di Coutts mi hanno fatto storcere il naso, non considerando che il PNE era ed è rimasto anche sotto la sua guida in gravi difficoltà.

Il campionato però è finito ed io ho messo da parte i pregiudizi, provandomi a fidare dell' ex Stevenage. Devo dire che mi ha sorpreso per il suo modo di non guardare in faccia a nessuno, dell' essere sbrigativo e puntuale sia nelle cessione che negli acquisti di gente di tutto rispetto per la League One. I sorrisi con i tifosi nel post-match della partita contro il Southport sono un buon viatico verso una stagione che può darci tante soddisfazioni.











Il pericolo che qualche giocatore di caratura ci lasci ovviamente c'è, ma non scompariremo di certo per una cessione illustre. E' iniziata una nuova era, con nuove basi e nuove aspettative. Di vissuto ci saranno solo i tifosi che come sempre affolleranno Deepdale in cerca di una gioia, per poter gridare all' impero britannico intero: C'mon You Whites!




di Massimiliano Iollo

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