mercoledì 27 novembre 2019

Match Report: Hull City vs Preston North End 4-0

Hull City: George Long; Eric Lichaj ©, Reece Burke, Jordy de Wijs, Callum Elder; Daniel Batty, Jackson Irvine, Josh Bowler (George Honeyman 71); Jarrod Bowen, Kamil Grosicki (Keane Lewis-Potter 78), Josh Magennis (Tom Eaves 78).
Subs Not Used: Matt Ingram, Ryan Tafazolli, Kevin Stewart, Matthew Pennington.
Preston North End: Declan Rudd, Ben Pearson, Daniel Johnson, Paul Gallagher, Jordan Storey, Joe Rafferty, Ryan Ledson (Josh Harrop 58), Patrick Bauer, Sean Maguire (Brad Potts 81), Tom Barkhuizen, Billy Bodin (David Nugent 67).
Subs Not Used: Mathew Hudson, Tom Bayliss, Jayden Stockley, Paul Huntington.
Referee: Mr J. Moss.
Attendance: 9,826.



Serata da incubo per il PNE che ad Hull perde nettamente per 4-0 rimediando così la seconda sconfitta consecutiva in pochi giorni, in due trasferte insidiose, ma dalle quali ci saremmo certamente aspettati di più.
Se contro il Derby è arrivata una sconfitta di misura e che avremmo potuto pareggiare con quel palo colpito da Storey nel finale, questa sera la prestazione è stata disastrosa ed abbiamo purtroppo meritato di perdere e di prendere anche 4 gol che sinceramente avrebbero potuto essere addirittura di più, gli attaccante dell'Hull hanno potuto fare tutto quello che hanno voluto, in particolar modo Bowen e Grosicki sono stati devastanti e due costanti spine nel fianco per la nostra difesa.
Già a Pride Park, oltre alla sconfitta, c'erano stati dei segnali ed oggi la difesa, senza Fisher e Davies, è stata imbarazzante, Neil ha schierato Ledson terzino ed il giovane centrocampista ha evidenziato molte difficoltà nel ricoprire un ruolo non suo.

Come accennato per questa sfida Neil ha dovuto rinunciare in difesa a Fisher ed a Davies sostituendoli con Ledson e Storey, i due ragazzi non hanno di certo avuto una serata positiva, ma sarebbe ingiusto dar loro troppe colpe, tutta la squadra ha giocato male ed è apparsa stanca, poco brillante e quasi demotivata, poco battagliera, anche in attacco non siamo stati incisivi, il manager ha deciso di schierare Bodin al posto di Stockley, quindi abbiamo giocato senza una vera punta, mentre a centrocampo titolare Gallagher e non convocato Browne, non sappiamo se l'irlandese sia stato tenuto a riposo o se avesse qualche problema fisico.
Nonostante la serata negativa siamo comunque stati capaci di colpire due pali con Maguire ed Harrop, abbiamo creato delle occasioni pericolose, ma non possiamo di certo recriminare nulla visto il dominio assoluto delle Tigers che soprattutto sulle fasce con Grosicki e Bowen hanno messo continuamente in difficoltà Ledson e Rafferty.

I presagi sembrano positivi, infatti la prima occasione pericolosa l'avevano creato proprio i Lilywhites con Maguire che dopo essere scattato sulla fascia sinistra ha fatto partire un bel tiro dal limite dell'area colpendo clamorosamente il palo.
Ma da questo momento l'Hull ha cominciato a macinare gioco ed a creare pericoli in avanti, soprattutto con Grosicki che in pochi minuti ha sfiorato due volte il gol, prima ricevendo palla al centro dell'area da dove ha calciato da pochi passi dalla porta difesa da Rudd vedendosi respingere il tiro dalla difesa del PNE, poi so è incuneato centralmente all'interno dell'area calciando a colpo sicuro, ma stavolta è stato Bauer a negargli il gol intervenendo in scivolata e respingendo cosi la palla che sembrava destinata ad entrare in rete.
Il North End ha provato a reagire con un tiro di Barkhuizen che però non ha creato problemi al portiere avversario e con un tiro cross di Bodin dalla destra, la palla ha superato l'estremo difensore dell'Hull, ma un difensore l'ha deviata in angolo anticipando lo stesso Barkhuizen che si stava avventando su di essa.
Ancora Barkhuizen è avanzato centralmente passando poi la palla a Maguire che dalla sinistra si è portato in area superando i difensori e mettendola al centro dove però gli avversari hanno liberato prima che i nostri attaccanti potessero intervenire.
Al 30°, però, il solito Grosicki si è involato sulla fascia sinistra e dopo aver superato Ledson ha crossato al centro dove Storey e Rafferty in scivolata non sono riusciti a respingere la palla permettendo a Bowen di "intromettersi" tra di loro, il n. 10 dell'Hull ha controllato e davanti a Rudd ha calciato in rete trovando il gol del 1-0, un vantaggio meritato, ma arrivato proprio nel momento in cui il PNE sembrava potersi rendere pericoloso.
I padroni di casa hanno continuato ad attaccare approfittando delle nostre difficoltà difensive e Grosicki con un tiro da fuori area ha calciato di poco alto sopra la traversa.
Poco dopo in fase offensiva Gallagher ha malamente sbagliato un semplice passaggio permettendo alle Tigers di partire in un micidiale contropiede terminato con il solito Grosicki che è entrato in area calciando con decisione, ma trovando la pronta e decisiva risposta di Rudd.
L'Hull ha creato altre tre buone occasioni da gol, prima con un tiro dal limite che Rudd è stato bravo a deviare sopra la traversa, il nostro portiere ha dovuto poi fermare lo scatenato Bowen che, dopo aver ricevuto palla dal solito Grosicki, si è trovato solo a pochi passi dalla porta, ma è stato anticipato in uscita... la terza occasione ha visto protagonista ancora una volta Rudd che questa volta ha dovuto fermare con un ottimo intervento un pericoloso colpo di testa.
Il primo tempo si è concluso sul risultato di 1-0, l'Hull avrebbe anche potuto raddoppiare, ma fortunatamente la partita era ancora aperta e nella ripresa avremmo ancora potuto recuperare e cercare di ribaltarla.



Neil non ha operato nessun cambio nonostante le evidenti difficoltà, ha però scambiato di fascia Ledson e Rafferty, 
Ad inizio ripresa i ragazzi si sono subito gettati in avanti cercando di recuperare il prima possibile il risultato, ma su un cross di Pearson dalla destra Bodin ha clamorosamente mancato l'impatto con la palla da buona posizione permettendo all'Hull di ripartire all'attacco e da questa azione è nato il fallo di Ledson sulla fascia sinistra che ha provocato il calcio di rigore che Magennis ha trasformato al 47° portando così il risultato sul 2-0.
Brutta tegola per il PNE che però aveva ancora tutto il secondo tempo per reagire se non fosse che al 51° i padroni di casa hanno realizzato anche il terzo gol chiudendo già la partita... è stato tutto troppo facile per gli attaccanti delle Tigers che all'interno della nostra area hanno fatto tutto quello che volevano, Mageniss con un pallonetto ha scavalcato i nostri difensori servendo Bowen il quale ha a sua volta messo la palla rasoterra al centro per Grosicki che con nessuna difficoltà ha potuto calciare tutto libero davanti a Rudd battendolo.
Sul 3-0 c'era davvero poco da fare per il North End che però aveva il compito di provare a reagire e cercare di evitare di essere umiliato, eppure è stato ancora l'Hull ad andare vicino al gol, prima con un bel tiro dalla distanza di Bowler che è terminato di poco alto sopra la traversa, poi con una punizione di Grosicki che Rudd è stato bravissimo a respingere, sulla palla è però arrivato Irvine che per fortuna da due passi ha calciato altissimo.
Viste le difficoltà di Ledson, Neil lo ha sostituito con Harrop spostando Johnson a ricoprire l'inedito ruolo di terzino sinistro ed al 66° ha mandato in campo Nugent al posto di un deludente Bodin.
A parte l'ennesima parata di Rudd sull'ennesimo tentativo di Grosicki i Whites hanno avuto una piccola reazione d'orgoglio andando vicini al gol in due occasioni, prima su un lancio su punizione di Gallagher è stato Bauer a conquistare la palla all'interno dell'area avversaria calciando però di poco a lato da buona posizione, ma soprattutto poco dopo Harrop, sfruttando un preciso cross basso di Nugent dalla destra, ha calciato di prima intenzione dall'interno dell'area andando però a colpire il palo, il secondo colpito dal PNE in questa serata storta.
Al 77° però l'Hull ha trovato anche il 4-0, anche in questo caso con troppa facilità, infatti un lancio lungo ha ben imbeccato sulla destra Bowen che ha controllato la palla, ha superato agevolmente Johnson ed è avanzato fino a portarsi quasi sulla linea di fondo da dove, quindi da posizione molto defilata, ha calciato verso la porta facendo passare la palla tra il primo palo e Rudd, in questo caso colpevole.

Il PNE si è fatto vedere in avanti con Harrop che però, prima di poter calciare da posizione ravvicinata verso la porta avversaria, è stato anticipato dai difensori di casa che hanno mandato la palla in corner.
Ma l'Hull ha risposto con un'altra avanzata sulla destra di Bowen che anche in questa situazione si è liberato senza difficoltà di Johnson, anche lui in difficoltà in questo ruolo, si è portato come qualche minuto prima all'interno dell'area trovando però stavolta la decisa opposizione di Pearson che lo ha fermato calciando la palla in calcio d'angolo.
Sul corner successivo Irvine ha pericolosamente colpito la palla di testa mandandola di poco sopra la traversa, qualche minuto più tardi Bowen ha calciato di poco alto con una bella conclusione dal limite dell'area.
Lo stesso Bowen ha poi controllato un lancio con il petto mettendo a terra la palla e passandola poi all'accorrente Eaves che se l'è sistemata per poter calciare verso la porta difesa di Rudd mandandola di poco a lato del palo sinistro.
Nel finale Neil ha mandato in campo Potts per Maguire, ma ormai la partita non aveva più nulla da dire ed è terminato con il netto 4-0 a favore dell'ottimo Hull, abbiamo avuto l'impressione però, che oltre agli evidenti meriti dei padroni di casa, ci sono stati anche i nostri demeriti, abbiamo giocato davvero male, siamo stati dominati ed umiliati ed abbiamo permesso ai loro attaccanti di rendersi pericolosi in troppe occasioni.

E' stata la peggior prestazione della stagione, questa sera siamo stati irriconoscibili, in classifica scendiamo al quinto posto, sorpassati da Fulham e Nottingham Forest, siamo a -8 dal WBA primo ed a -6 dal Leeds secondo, la sfida proprio contro i Baggies lunedì sera prossimo avrebbe dovuto essere uno scontro al vertice ed invece ora diventa una sfida importantissima per permetterci di reagire dopo queste due inaspettate sconfitte.
Lo scontro con il WBA arriva in un momento difficile e delicato, ma forse è proprio quello che ci serve per avere una reazione forte e decisa, vincendo questa partita ci rilanceremmo in classifica, ma soprattutto torneremmo a credere in noi stessi.
Quella di questa sera è stata una prestazione imbarazzante, il risultato dice tutto e l'Hull avrebbe potuto segnare anche in altre situazioni, non siamo mai riusciti a giocare come sappiamo, purtroppo dopo la pausa internazionale sembra che la squadra si sia persa, è incredibile pensare che siamo la stessa squadra che a Charlton aveva momentaneamente conquistato il primato in classifica.
Oggi è il giorno della delusione, dei dubbi, delle preoccupazioni, forse anche delle critiche, ma già da domani torneremo a credere in questa squadra, la partita di lunedì prossimo diventa davvero cruciale, non possiamo permetterci di perdere ancora e contro la capolista abbiamo l'occasione di ottenere un risultato positivo che servirebbe per il nostro morale e per dare un nuovo segnale al nostro campionato.

Abbiamo il tempo per ritrovare la concentrazione e per preparare al meglio la sfida contro il WBA, sperando di recuperare giocatori importanti soprattutto in difesa, la scelta di Neil di affidare a Ledson il ruolo di terzino si è rivelata del tutto inappropriata, ci chiediamo se non sarebbe stato meglio dare spazio ad un difensore, avevamo a disposizione Huntington ed il recuperato Clarke, lo stesso Browne aveva già giocato in quella posizione... ma queste sono riflessioni che il mister dovrà fare in previsione della prossima sfida, di sicuro sarà stato anche a lui evidente che questa difesa non potrà essere riproposta contro la squadra prima in classifica.

E' stata una pessima serata, ma bisogna trovare le forze per reagire, di sicuro non ci si può dimenticare delle cose stupende fatte in questo inizio di stagione, abbiamo le capacità per tornare ad essere la squadra brillante di qualche settimana fa ed il tempo per riprenderci per poi giocare una super partita contro i Baggies.

COYW!

lunedì 25 novembre 2019

Match Preview: Hull City v Preston North End

Dopo la sconfitta di Derby mercoledì il PNE se la dovrà vedere con un'altra sfida in trasferta molto insidiosa contro l'Hull City, squadra che non ha iniziato bene il campionato, ma che sembra essere in netta ripresa, le Tigers arrivano dal 2-2 conquistato in rimonta, grazie ad una doppietta di Bowen, domenica scorsa al Riverside contro il Boro.
Il North End ha fino ad ora giocato una stagione stupenda e non è di certo una sconfitta che può mettere in dubbio le potenzialità della squadra di Neil che ad Hull dovrà tentare di riscattarsi anche per arrivare nel migliore dei modi al big match di lunedì sera prossimo contro il WBA.
Ma una partita alla volta... al WBA ci si dovrà pensare soltanto da giovedì perchè, come dimostrato dalla partita di Pride Park, nessun avversario regala nulla, nessun avversario può in nessun modo essere considerato semplice da affrontare, ogni partita è una storia a sè ed anche contro l'Hull troveremo parecchie insidie contro una squadra decisa a risalire in classifica e galvanizzata dalla rimonta di Middlesbrough.
Per questa difficile sfida Neil non potrà fare affidamento in difesa all'infortunato Ben Davies che verrà quasi certamente sostituito da Storey che già era entrato in campo al suo posto nel corso della partita contro il Derby facendo bene e sfiorando anche quello che sarebbe stato il gol del pareggio.
Assenti Clarke e Moult, ma anche Hughes non sembra pronto al recupero, sono ormai recuperati Harrop e Bodin che è stato impiegato nel secondo tempo contro i Rams.
L'Hull dovrebbe recuperare in attacco Magenniss, ma è probabile che comunque McCann confermi l'undici schierato sabato scorso contro il Boro con il nordirlandese pronto ad entrare a partita in corso in caso di necessità.

Appuntamento quindi a mercoledì sera per un'altra battaglia, un'altra sfida difficile, ma che potrebbe anche rappresentare il riscatto dopo la sconfitta di Derby.

COYW!



sabato 23 novembre 2019

Match Report:: Derby County 1 Preston North End 0

Derby County line-up: Roos, Forsyth, Shinnie (Evans, 15), Bielik, Lawrence, Martin (Wisdom, 78), Bennett (Waghorn, 28), Holmes, Lowe, Davies, Bogle. Subs not used: Hamer, Paterson, Dowell, Marriott.
PNE line-up: Rudd, Fisher (Gallagher, 46), Pearson, Davies (Storey, 73), Browne, Johnson, Rafferty, Stockley (Bodin, 46), Bauer, Maguire, Barkhuizen. Subs not used: Ripley, Ledson, Nugent, Potts.
Attendance: 27,417 (2,435 PNE fans)
Partita molto dura a Pride Park per il PNE e sconfitta giusta derivante da una prestazione sottotono e meno brillante rispetto alle ultime uscite, si torna a perdere dopo 4 partite, peccato, forse la pausa internazionale ha influenzato su alcuni nostri giocatori, forse qualcosa si è interrotto, speriamo solo provvisoriamente.
Di sicuro è stata una battaglia sotto una pioggia battente per tutti i 90 minuti, i ragazzi, dopo un primo tempo deludente, hanno giocato una buona ripresa, ma non sono riusciti a recuperare il gol di svantaggio ed è mancato anche un pò di cinismo sotto porta, alcune buone occasioni sono state create, ma bisogna ammettere che i Rams hanno fatto meglio soprattutto nella prima frazione di gioco.
Questa sconfitta ci fa scendere al terzo posto, infatti il Leeds ha vinto a Luton sorpassandoci e portandosi in seconda posizione a +3, anche il WBA ha conquistato i 3 punti che gli permettono di consolidare il proprio primato in classifica.
Per questa partita Neil ha recuperato a centrocampo Johnson e Pearson, tornato a disposizione dopo aver scontato una giornata di squalifica, in attacco ha confermato Stockley, schierati titolari anche Browne e Maguire reduci dagli impegni con la Nazionale della Repubblica d'Irlanda.
Come detto il Derby County ha giocato un ottimo primo tempo e già dai primissimi  minuti di gioco ha fatto capire le proprie intenzioni e soprattutto Lawrence ha creato diversi problemi alla nostra difesa.
Nonostante questo è stato però proprio il PNE a creare la prima vera occasione da gol quando Maguire ha guadagnato un calcio di punizione sulla fascia sinistra; Browne l'ha battuta sorprendendo la difesa avversaria con un passaggio rasoterra al centro dell'area Johnson il quale ha calciato di prima intenzione trovando però la ribattuta di un difensore, la palla è però arrivata sui piedi di Bauer che da buona posizione ha però calciato alto sopra la traversa della porta di casa.
Il Derby ha però immediatamente reagito ed ha costruito una bella azione corale di squadra che si è conclusa con un gran tiro dal limite di Holmes che ha mandato la palla a colpire una clamorosa traversa.
Pochi minuti dopo i padroni di casa si sono fatti ancora pericolosi, ma Rudd è stato bravissimo a negare il gol a Lawrence che aveva concluso con pericolosità verso la porta del PNE.
Il buon momento dei Rams è stato interrotto da un buon tentativo di Stockey che, dopo aver conquistato la palla anche grazie ad una distrazione della difesa avversaria, ha calciato al volo dal limite dell'area mandando la palla di poco a lato, una bella conclusione, ma l'attaccante non ha trovato la precisione necessaria per superare il portiere di casa.
Poco dopo Fisher, un pò in difficoltà sulla destra oggi, ha fermato Bennet lanciato a rete, fortunatamente l'arbitro lo ha soltanto ammonito, forse considerando la posizione un pò defilata, ma il terzino ha rischiato seriamente l'espulsione, sulla punizione conseguente Lawrence ha calciato male vedendosi ribattere la conclusione dalla barriera del North End.
Ancora il Derby a farsi molto pericoloso con Waghorn, da poco in campo al posto dell'infortunato Bennett, che lanciato all'interno dell'area del PNE si è trovato solo davanti a Rudd che è riuscito a respingere il tiro dell'attaccante intervenendo con un piede.
Al 32°, però, lo stesso Waghorn ha sbloccato il risultato portando in vantaggio i Rams, l'azione decisiva è nata da un calcio d'angolo battuto dalla sinistra da Lawrence, sul suo cross si avventato per primo sulla palla Curtis Davies il quale, con un colpo di testa, ha fatto da sponda all'attaccante che in mischia e da due passi dalla porta ha toccato la palla spingendola in rete tra qualche protesta dei nostri giocatori per un presunto tocco con la mano.
Il primo tempo si è così concluso con il vantaggio di misura a favore del Derbym un risultato meritato per quello che si era visto fino a quel momento.
Il Preston NE si è ripresentato in campo nel secondo tempo con due cambi, infatti Gallagher e Bodin hanno preso il posto di Fisher e Stockley con Browne che si è spostato a fare il terzino destro ed i Lilywhites, oggi in tenuta gialla da trasferta, hanno iniziato molto bene buttandosi in avanti alla ricerca del pareggio.
Dopo un pericoloso tiro di Waghorn terminato a lato, il PNE si è fatto vedere in avanti riuscendo anche a segnare, ma il pareggio di Barkhuizen è stato annullato dall'arbitro per una presunta posizione di fuorigioco.
Sugli sviluppi di un corner il portiere avversario ha allontanato la palla intervenendo in uscita con i pugni, la palla è così arrivata a Johnson che ha tirato a colpo sicuro vedendosi però respingere di testa la palla da un difensore del Derby.
Un tiro dalla distanza di Curtis Davies è terminato di poco alto, poco dopo è arrivata la risposta del Preston che si è fatto pericoloso con un tiro di Barkhuizen che da distanza ravvicinata ha calciato alto sopra la traversa.
Al 71° Neil è stato costretto a sostituire l'infortunato Ben Davies con Jordan Storey e proprio il giovane difensore ha tentato di pareggiare il match, ma il suo tentativo non è andato a buon fine infatti, servito da un corner di Gally sul secondo palo, ha calciato da due passi dalla porta avversaria sull'esterno della rete.
La partita ha continuato ad essere intensa e combattuta, ma non sono arrivate altre vere occasioni da gol e così il Preston North End ha perso la partita ed anche il secondo posto in classifica.
E' stata una partita negativa, forse, viste le occasioni da gol create, avremmo anche potuto trovare il gol del 1-1, ma nel complesso dobbiamo dire che il Derby County ha meritato questa vittoria.
Ora dovremo subito ritrovare la giusta concentrazione per affrontare mercoledì prossimo l'Hull City, un'altra trasferta che potrebbe riservarci difficoltà.
Siamo fiduciosi però dovremo assolutamente dimostrare che quello contro il Derby è stato solo il classico "incidente di percorso, contro l'Hull servirà grande carattere, dovremo scendere in campo con grande concentrazione cercando di portare a casa quella che sarebbe una vittoria decisiva almeno per il morale della squadra in vista del big match da giocarsi contro la capolista WBA.
E' stata una giornata negativa, ma speriamo che il PNE trovi un pronto riscatto già contro le Tigri mercoledì prossimo, prima di affrontare il WBA per un importante scontro diretto.

COYW!

Match Preview: Derby County v Preston North End

Si torna in campo dopo la pausa internazionale, ci eravamo lasciati alle vittorie contro Charlton ed Huddersfield, ora ci attendono due delicate trasferte contro Derby ed Hull prima del big match di Deepdale contro l'attuale capolista, il WBA.
Ma dobbiamo concentrarci su una partita alla volta consapevoli delle difficoltà che ognuna di esse può nascondere e poi vedremo in che modo arriveremo allo scontro diretto contro i Baggies, l'obiettivo non deve essere già quello di pensare a questa sfida ed al possibile sorpasso, ma quello di battere prima Derby ed Hull senza commettere l'errore di considerarle partite meno importanti e difficili.
E' importante ora mantenere la concentrazione e mantenersi umili e con i piedi per terra a cominciare già dalla partita contro i Rams, squadra che sta deludendo le attese e che attualmente si ritrova in sedicesima posizione e con ben 10 punti in meno rispetto al North End.
Pur giocando fuoricasa siamo quindi considerati la squadra favorita alla vittoria, ma Neil ed i suoi ragazzi sanno bene quanto sarà difficile espugnare Pride Park e che servirà come al solito grande grinta e voglia di combattere.
La pausa potrebbe aver interrotto il nostro buon periodo, anche se già in altre occasioni abbiamo sfatato questo fatto dimostrando che la nostra forza è un dato di fatto e che non dipende solo da un periodo favorevole, ma comunque ha permesso il recupero di giocatori infortunati o affaticati, è l'esempio soprattutto di Clarke ed Harrop che sono tornati ad allenarsi e che saranno a disposizione di Neil per questa partita così come Pearson che contro i Terriers aveva scontato una giornata di squalifica.
Maguire e Browne sono tornati dai loro impegni con la Nazionale della Repubblica d'Irlanda, entrambi hanno fatto molto bene, il primo ha realizzato il suo primo gol con la maglia verde, il secondo ha giocato da titolare entrambe le partite disputate, di sicuro torneranno a vestire la maglia del PNE con ancor più entusiasmo e convinzione nelle proprie possibilità di continuare a fare sempre meglio.

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Lo stesso Browne è stato premiato in settimana con il North West Football Awards Goal of the Season trophy per il gol realizzato contro il Bolton durante la scorsa stagione, mentre Barkhuizen è stato a sua volta premiato per il miglior gol realizzato in Championship nel mese di Ottobre, quello contro il Blackburn.
Complimenti ad entrambi, di sicuro il PNE ed i suoi giocatori stanno vivendo un inizio di stagione veramente impressionante, speriamo di poter proseguire in questo modo fino alla fine!




Per quanto riguarda il Derby, il manager Cocu dovrebbe recuperare Scott Malone e Tom Lawrence, che a causa di un attacco influenzale non ha partecipato alla trionfale vittoria del suo Galles contro l'Ungheria (che ha permesso ai Dragoni di qualificarsi ai prossimi Europei), mentre è in dubbio la presenza di Tom Huddlestone, ancora alle prese con un infortunio, assenti di sicuro Anya e Forsyth, infortunati già da tempo.

Sarà un'altra battaglia, i ragazzi dovranno ancora una volta lottare con tutte le loro forze e scendere in campo con la giusta mentalità e concentrazione, non abbiamo dubbi sul fatto che lo faranno, ma sarà comunque una partita molto insidiosa ed il risultato non è per niente scontato.

COYW!!



giovedì 14 novembre 2019

London 19



Dopo aver girato l’amata Isola in tanti fantastici viaggi dopo 6 anni sono finalmente tornato a Londra, la Capitale, lì dove tutto ebbe inizio, la prima città britannica visitata, il centro di tutto, o quasi, la città inglese forse più amata, forse la più bella, dipende da tanti fattori, ma come dice un famoso detto, chi è stanco di Londra è stanco della vita…
E’ infatti una città immensa e cosmopolita, ci puoi trovare tutto qui, non ci si può davvero annoiare, ci sono tantissime cose da fare, tantissimi posti da visitare ed esplorare ed ovviamente c’è il fulcro del governo britannico, dal Parlamento a Buckingham Palace dove risiede l’amata Regina Elisabetta e la Famiglia Reale.
E poi… e poi c’è anche il football… un’infinità di squadre e di stadi da scoprire e visitare con tantissime storie da raccontare .. beh, diciamo che proprio il calcio è stato il pretesto per questo nuovo viaggio, volevo tornare a vedere una partita del Preston North End fuoricasa per rivivere le emozioni che solo gli “Awaydays” possono regalare ed ho pensato di scegliere una delle partite che i Lilywhites avrebbero giocato proprio a Londra, mi mancava un po’, nonostante mi piaccia visitare città nuove il richiamo della Capitale era troppo grande ed anche Silvia, mia moglie, era contenta di questa scelta.
Charlton Athletic a novembre o Queens Park Rangers a dicembre… beh.. nonostante un certo affetto che nutro nei confronti dei Superhoops ho optato per gli Addicks per il semplice fatto che non avevo mai visitato il The Valley a differenza di Loftus Road dove ero già stato diverse volte in passato anche ad assistere ad un paio di partite.
Mi affascinava la possibilità di abbinare un nuovo stadio ad una partita del PNE ed al mio ritorno a Londra, amo il Nord dell’Inghilterra, ma Londra è sempre Londra, ero davvero entusiasta all’idea di poter rivedere certi luoghi, di rivivere certe emozioni ricordando quelle vissute nei tanti precedenti viaggi nella Capitale.
E poi il Preston NE in trasferta, i tifosi negli Awaydays danno sempre il meglio, il pre-match è meraviglioso ed all’interno dello stadio tutti cantano ancor più di quello che si fa in casa, ho subito pensato poi alla possibilità di raggiungere il The Valley arrivando fino a Greenwich con il battello, una cosa che alcune tifoserie hanno già fatto per raggiungere anche il Craven Cottage.
Ho dovuto aspettare a prenotare l’aereo per avere la certezza che la partita tra Charlton e PNE non venisse spostata a causa di una eventuale diretta televisiva, solitamente in Inghilterra si è molto precisi su queste cose e si rispettano le esigenze dei tifosi, ma stavolta la conferma non arrivava nemmeno dopo il termine stabilito per l’annuncio degli anticipi e posticipi (il calcio moderno..) e quindi, dopo aver notato che i prezzi Ryanair stavano aumentando ho deciso di prenotare pur con il rischio di perdermi la partita.
Per evitare prezzi esagerati ho infatti dovuto evitare il venerdi e decidere di partire il sabato mattina presto tornando al martedi, dovevo assolutamente sperare che la partita non sarebbe stata anticipata al venerdi sera… in alternativa avevo già un piano di riserva, ovvero andare a vedere il St Albans a Clarence Park, idea che da una parte mi affascinava, ma solo il pensiero di dover rinunciare alla trasferta con il North End mi faceva star male…
Tenevo d’occhio i siti di Sky, EFl e PNE, ma gli spostamenti relativi a quella giornata, la prima di novembre, tardavano e solo parecchi giorni dopo oltre il termine alcuni amici di Preston mi hanno assicurato che la partita era stata confermata per il sabato alle ore 15, un classico.
Ero contentissimo ed ho cominciato ad avvisare della mia presenza diversi amici, ho cominciato a chiedere se era possibile organizzare il battello per Greenwich… tutto perfetto… ma qualche giorno dopo una “mezza beffa”… partita spostata…. Nonostante le conferme dei giorni precedenti… spostata alla domenica a mezzogiorno… per fortuna non è stata anticipata al venerdi… ma per tantissimi tifosi del PNE si è presentato un grosso problema… molti avevano prenotato i treni per il sabato e dovevano rinunciare alla trasferta oppure andare a Londra per il weekend.. ma un altro problema era anche quello che di treni in partenza da Preston per la Capitale alla mattina presto della domenica non ce ne sono…. E così un gran numero di Northenders hanno rinunciato alla trasferta ed ho capito che non sarebbe stato tutto perfetto come avrei sognato… grazie Sky…
Alla fine di tifosi del PNE ne sono arrivati circa 1.100, non pochi, ma sicuramente meno di quelli che sarebbero potuti esserci e soprattutto molti sono arrivati con i pullman organizzati per la mattina stessa, considerando che si sarebbe giocato alle 12 c’era poco tempo per il pre-match ed i tifosi sarebbero stati portati direttamente allo stadio.
In ogni caso non volevo rovinarmi in nessun modo il viaggio, ho comunque organizzato con un piccolo gruppo di tifosi il battello e pian piano l’attesissimo giorno è arrivato… sabato 2 novembre io e Silvia siamo partiti da Bergamo alle 6.30 arrivando a Stansted alla mattina presto, avevamo quindi a disposizione praticamente tutto il giorno per goderci Londra considerando che la partita sarebbe stata alla domenica.

Una volta atterrati abbiamo come di consueto preso lo Stansted Express che ci ha portati a Liverpool Street, da li avremmo dovuto prendere la linea gialla della metropolitana per Tower Hill, il nostro albergo era in zona Tower Bridge, ma purtroppo era chiusa ed abbiamo dovuto camminare da Aldgate fino all’albergo sotto una forte pioggia ed un vento fastidioso arrivati all’improvviso al momento giusto…
Con un po’ di fatica abbiamo attraversato quasi senza accorgerci il Tower Bridge arrivando poi in albergo dove non abbiamo nemmeno potuto asciugarci e riposare visto che la stanza sarebbe stata a nostra disposizione a partire dalle 14, abbiamo comunque lasciato li i bagagli e dopo una breve sosta, per fortuna ha poi anche smesso di piovere, ci siamo incamminati verso la stazione della tube di London Bridge.
Proprio in quelle ore si stava svolgendo la Finale della Coppa del Mondo di Rugby in Giappone e mi sarebbe piaciuto vederla in qualche pub ed andare poi a festeggiare a Trafalgar Square l’eventuale vittoria dell’Inghilterra… purtroppo seguendo l’inizio della partita tramite il telefono avevo appreso che per gli Inglesi le cose stavano andando male, lungo il percorso abbiamo trovato un pub, il “The Bermondsey” che la trasmetteva su due schermi giganti sia al suo interno che nel giardino esterno… così ho potuto assistere alla parte finale del match in compagnia dei tanti tifosi inglesi ovviamente delusi per l’andamento della partita poi persa dalla Nazionale Inglese sconfitta da quella Sudafricana, nonostante tutto è stata comunque per me una bella esperienza essere lì a vedere l’Inghilterra proprio sul suolo Inglese e con i tifosi Inglesi..

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Finita la partita abbiamo preso la metropolitana per Westminster, il programma era quello classico di ogni turista, ma avevamo davvero voglia di rivedere tutto quello che riuscivamo di questa città, era da troppo tempo che mancavamo!

Ed è così che abbiamo toccato le tappe classiche di un viaggio a Londra, quindi il Big Ben (attualmente in ristrutturazione), il Parlamento, la statua di Churchill, la Westminster Abbey, Downing Street e Whitehall, per poi arrivare al St James Palace prima di fermarci per un’ora circa nel fantastico “The Sherlock Holmes Pub”, situato nelle zone di Trafalgar Square.

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Avevo già visto dall’esterno questo tradizionale pub in passato, ma il suo interno mi lascia ancor più affascinato, ci sono quadri che raffigurano il personaggio di Sherlock, così come sulle vetrate è riprodotta la sua classica figura di profilo con cappello, mantella e pipa.. mentre siamo comodamente al tavolo a bere birra (chiamata proprio Sherlock Holmes) ed a mangiare Fish & Chips ci possiamo anche gustare un film in bianco e nero con il leggendario Basil Rathbone ad interpretare il famoso investigatore privato.

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Si sta benissimo lì cullati dal caldo, dalle chiacchiere della gente, dal film in tv e soprattutto da un’atmosfera magica, ma c’è una città che ci aspetta e così sfidando il freddo e qualche goccia di pioggia che ogni tanto torna a scendere su di noi usciamo e ci dirigiamo verso Trafalgar Square dove imponente ci accoglie l’altissima colonna con la statua di Horatio Nelson.

Anche qui ci sono dei lavori in corso così come sul Marble Arch, questo rovina un po’ la “visuale” e le foto, ma non toglie il fascino a questa città ed al Mall, il lungo percorso che porta verso Buckingham Palace, prima di arrivare a Palazzo, però, percorriamo il St James Park, le foglie stanno cadendo, siamo nella tipica atmosfera autunnale ed i tanti scoiattoli sfrecciano da un albero all’altro... è fantastico, sembra di essere in un quadro!
Da un ponticello si possono vedere in lontananza Buckingham Palace da un lato e la London Eye ed il St James Palace dall’altro, poi continuiamo per la nostra strada fino ad intravedere il Palazzo per poi arrivarci, scattiamo un po’ di foto, ma ci rendiamo comunque conto di non essere dei turisti alle prime armi ed evitiamo le code per vedere le Guardie della Regina o per scattare un numero infinito di foto.
Preferiamo quindi proseguire per avere la possibilità di vedere più cose possibili e così prendiamo la metro da Green Park scendendo poi a Piccadilly Circus, una zona sempre vivacissima e piena di gente, ci allontaniamo dal caos, un aspetto di Londra che mi piace molto meno ed al quale non eravamo più abituati, e percorrendo Regent Street ci imbattiamo in una mostra di auto d’epoca, comprese una serie di bellissime Mini, tra le quali ne spicca una colorata con il disegno della Union Jack.

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Continuiamo la nostra camminata, entriamo nel negozio della Barbour e poi ad Hamleys, il famoso mega shop di giocattoli di ogni tipo, e poi finalmente faccio il mio ritorno nella storica Carnaby Street, una grandissima emozione essere di nuovo lì anche se diverse cose sono cambiate e nonostante non ci siano più alcuni negozi… gli “addobbi” sono meravigliosi, c’è ancora il pub “The Shakespeare’s Head” e negozi come Ben Sherman e Size? dove devo resistere per non comprare le Adidas Oslo, uscite da poco in esclusiva, ma non posso spendere ancora per un altro paio di trainers con le “three stripes”…
Appena fuori da Carnaby Street c’è il tradizionale “Liberty” e di fronte un altro negozio dove comprerei parecchi capi di abbigliamento… Aquascutum.. tante cose belle, ma davvero costose… e così anche qui vado al risparmio, ma sono comunque contento di essere entrato e di aver potuto ammirare la bellezza degli articoli in vendita, ma anche del negozio stesso all'interno del quale dalle finestre si può vedere proprio il Liberty.

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Dopo una giornata intensa condita anche da pioggia, vento e freddo capiamo che è meglio non esagerare e torniamo così in albergo, anche qui ci tocca percorrere un tratto non cortissimo a piedi ed il vento adesso è proprio forte… devo ammettere che quando finalmente arriviamo nella nostra stanza d’albergo sono sollevato…. So benissimo che le condizioni atmosferiche inglesi sono queste e non me ne sono mai lamentato, anzi, ma stavolta devo dire che hanno parecchio condizionato la giornata, siamo stanchissimi e restiamo in albergo fino alle 21…. Per questa sera decidiamo di rinunciare al pub e andiamo a mangiare nel ristorante dell’albergo… e poi sono contento di terminare questa intensa, ma comunque bella giornata, guardando… ovvio… Match of the Day!
Domani sarà la giornata dedicata al football… sono contento, emozionato, ma anche un po’ teso, dovrò incontrarmi con dei ragazzi del PNE che non avevo mai conosciuto di persona, andremo a Greenwich con il battello… ed il mio biglietto lo ha James, un ragazzo italiano, ma di origini inglesi che da qualche anno vive a Preston, con il quale mi dovrò incontrare in qualche pub o direttamente al The Valley.. speriamo in bene!


Mattina di una domenica londinese, mi sveglio con quel misto di tensione ed attesa/emozione… non vedo l’ora di vivere questa giornata, di vivere il PNE ed i suoi tifosi, ma allo stesso tempo mi faccio qualche problema di troppo, ho paura di non intendermi con quei ragazzi, di non arrivare in tempo all’appuntamento ed al punto giusto… ma alla fine capisco che me la devo godere punto e basta, senza pensare troppo, devo solo pensare a divertirmi anche perché, purtroppo, queste sono occasioni molto rare per me..
Io e Silvia scendiamo per un’abbondante colazione inglese, che bello riassaporare bacon, uova e salsiccia…. Alle 8 di mattina! Poi infilo in testa il cappellino Aquascutum, prendo la bandiera dei GBS (il fans club italiano del PNE), mi assicuro di avere ai miei piedi le amate Adidas Trimm-Trab e mi avvio verso il luogo dell’appuntamento, ovvero sul “Pier” per prendere il battello a London Bridge, saluto Silvia che stavolta ha preferito non presenziare alla partita preferendo una sana attività di shopping londinese…
Ed eccomi così lì ad aspettare gli amici del PNE, sono in contatto telefonico con Charlie, qualche minuto più tardi arriva un gruppo di una decina di ragazzi… è evidente che sono loro, classici ragazzi del Nord sperduti nella Capitale del Sud Inglese.. ci riconosciamo subito, ci presentiamo finalmente di persona e scattiamo delle foto con le nostre rispettive bandiere con sullo sfondo il Tamigi, bellissima location per dei ragazzi del Lancashire!

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Nessuno di noi è esperto di come si prenda questo battello, sappiamo soltanto che dobbiamo prendere quello delle 9.58 per Greenwich, sul quale troveremo un altro gruppetto di Northenders residenti a Londra e saliti qualche fermata prima, comunque alla fine una ragazza che lavora per la compagnia di questi battelli ci aiuta, si può pagare con la Oyster delle tube, comodissimo..
Quando arriva il battello sono pieno di entusiasmo, mi sento un vero tifoso inglese in trasferta, troviamo gli altri ragazzi che fanno parte del “London Branch” del Preston , scambiamo qualche battuta, si fa qualche foto con le bandiere, è tutto bellissimo anche se, per colpa di Sky, siamo in pochi e quindi non si intonano i classici cori come avrei invece sperato passando sotto al Tower Bridge.. in ogni caso è bellissimo, arriviamo in zona Canary Wharf ed infine attracchiamo a Greenwich!

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Facciamo una foto con la bandiera dei GBS sotto al Cutty Sark, la famosa e storica nave, e poi ci avviamo verso il Greenwich Market all’interno del quale c’è il Coach and Horses Pub dove ci appostiamo per il pre match, appendiamo le nostre bandiere proprio lì in mezzo al mercato, scorrono ovviamente fiumi di birre, si parla e ci si diverte, è tutto come speravo anche se, come sul battello, siamo solo una piccolissima parte del tifo del PNE e non riusciamo quindi a creare in pieno l’atmosfera giusta.

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Ma non mi lamento di certo, mi diverto ed approfondisco la conoscenza con alcuni tifosi, soprattutto con Charlie, veramente gentile e disponibile con me, più tardi arriva anche James… e, come scherzosamente ho detto anche a lui, soprattutto arriva il mio biglietto!

Con James ci conosciamo già bene e con lui posso tranquillamente parlare in italiano e farmi aiutare un po’ da lui quando parlo con gli altri, ma soprattutto è un’ottima compagnia e grazie a lui non resto da solo a fine partita… poi spiegherò il motivo!
La partita è alle 12 e per arrivare a Charlton dobbiamo prendere un altro treno… il London Branch alle 11.35 è ancora intento a bere birra comodamente al pub, io comincio a pensare che sia ora di andare, fortunatamente i ragazzi di Preston la pensano come me e ci incamminiamo quindi verso la stazione, penso che sarà impossibile arrivare in tempo per l’inizio, ma pazienza.. peccato perché mi sarebbe piaciuto partecipare al minuto di silenzio per il Remembrance Day…

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beh.. comunque con tutta calma arriviamo puntuali, e come noi anche quelli del London Branch, incredibile.. entriamo nel settore ospiti con le squadre che stanno entrando in campo e posso partecipare al minuto di silenzio ed ascoltare la tromba del soldato che suona “The Last Post”, una scena a cui avevo assistito solo dalla tv in occasione di altre partite, sono emozionato nel viverla sulla mia pelle, so di essere italiano, ma sento tantissimo questi avvenimenti relativi al ricordo delle vittime britanniche di tutte le guerre, amo e rispetto moltissimo questo Popolo che, come dimostrato anche in questa occasione, partecipa con grande rispetto e con sentimenti sinceri, è fantastico, vorrei essere come loro, vorrei provare le stesse cose, lo stesso orgoglio..

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L’unico inconveniente è che gli stewards non mi hanno permesso di portare la bandiera dei GBS all’interno dello stadio perché non avevo un certificato antincendio… sapevo di certe norme da rispettare per le bandiere, ma sinceramente non ci avevo pensato in questa occasione e non avrei immaginato che ci sarebbero stati problemi… dispiace lasciare la bandiera fuori, ma ovviamente mi accerto del fatto che poi alla fine mi sarebbe stata restituita.
Il primo tempo è abbastanza equilibrato e non ci sono particolari emozioni, è comunque fantastico, sono nelle prime file e quindi molto vicino al campo di gioco, cantiamo e ci divertiamo, ma vogliamo vincere, con i 3 punti il Preston NE sarebbe diventata la nuova capolista della Championship almeno per un giorno in attesa della partita del lunedi che avrebbe visto impegnato il WBA.
Durante l’intervallo andiamo a berci una birra, incontro qualche faccia conosciuta ed in particolare il mio amico Tim, che qualche mese fa mi aveva accompagnato a Bibury ed a visitare gli stadi di Oxford e quello del Wycombe, con lui ci diamo appuntamento per il post match in qualche pub a London Bridge.
Il secondo tempo è più avvincente, riusciamo a metterci qualche fila più avanti e quando l’arbitro assegna un calcio di rigore a favore del North End e Gallagher viene a batterlo proprio sotto di noi ci avviciniamo ancora di più, lo vediamo concentrarsi, prendere la sua classica rincorsa, spalle alle porta per poi girarsi all’improvviso calciando in rete e regalando il vantaggio al PNE, e poi lo vediamo correre verso di noi ed abbracciarsi con i compagni per festeggiare il gol che si sarebbe poi rivelato decisivo per la vittoria.
A fine partita echeggia in tutta Charlton il coro “We’re Preston North End, we’re Top of the League”, fantastico, sono contentissimo ed emozionato, ero presente il giorno in cui i Lilywhites sono andati dopo 6 anni in testa alla classifica della Championship, forse il primato durerà soltanto un giorno, ma questo sembra non interessare proprio a nessuno, tutti vogliamo goderci questo momento magico, vogliamo assaporare il gusto di essere primi in classifica, vogliamo gioire insieme, siamo orgogliosi delle nostra squadra che sta facendo qualcosa di incredibilmente meraviglioso, siamo orgogliosi di rappresentare questo Club, il Preston North End.
Siamo tutti in uno stato di gioia immensa, ci salutiamo, cantiamo, siamo ansiosi di gridare al cielo chi siamo e qual’ è la nostra posizione in classifica!

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Vado a ritirare la bandiera, ma sembra che nessuno sappia dove sia, io e James dobbiamo quindi aspettare e questo costringe Charlie ed i suoi amici a salutarci perché devono correre a Londra a prendere il primo treno per Preston, la stessa cosa la devono fare molti altri tifosi del PNE, mentre tanti altri devono subito salire sui pullman… così praticamente, dopo 10-15 minuti, abbiamo la nostra bandiera e possiamo andare in stazione, siamo praticamente gli unici tifosi del North End rimasti, dove prendiamo il treno per London Bridge, abbiamo appuntamento con Tim ed un suo amico al pub “Shipwrights Arms” dove si parla della partita, del primato in classifica, e dove soprattutto beviamo in compagnia tirando il tardo pomeriggio, siamo anche in questo caso in pochi, ancora grazie a Sky, ma ci si diverte, è stata una giornata lunga ed indimenticabile ed è arrivato purtroppo il momento di salutarci.

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Mi incontro con Silvia, soddisfatta della sua giornata “in solitaria” a visitare Londra, giriamo un po’ per le zone del London Bridge passando dal Borough Market, chiuso alla domenica, per i tanti pub ed anche dalla casa di Bridget Jones, sì.. proprio quel portone blu che si vede nei film della simpatica “zitella” inglese, con di fronte anche il ristorante dove venne registrata parte della scena della rissa tra Daniel (Hugh Grant) e Mark (Colin Firth) che proseguì poi su quella strada.. è emozionante pensare di essere proprio lì!

Torniamo in albergo con soddisfazione e poca stanchezza, non c’è stato nemmeno il tempo di sentirla la stanchezza, è stato tutto troppo bello ed intenso e quasi non mi è bastato, ho ancora voglia di godermi Londra e così per cena andiamo in un pub, il “The Pommelers Rest”, sempre in zona London Bridge, dove mangiamo un hamburger accompagnato dall’ottima birra Doom Bar, già testata nel pomeriggio del football.. colgo anche l’occasione per acquistare un paio di Poppies, il ricavato andrà in beneficenza e sono contento di dare il mio minuscolo, ma sempre importante, contributo.
La serata termina con i gol della domenica e con in testa i ricordi ancora vivi di una giornata da non dimenticare mai, non riesco a togliermi dalla testa i cori cantati nel pomeriggio, non riesco a non ripercorrere con il pensiero tutto quello che è successo, a tutte le emozioni vissute ed al piacere provato nel conoscere nuovi amici, la mia “PNE Family” si allarga e di questo non posso che essere orgoglioso, per me è questa la cosa più importante, avere la stima, il rispetto e l’amicizia dei tifosi.


Lunedì mattina attraversiamo con calma il Tower Bridge godendocelo stavolta in pieno ed in tutta la sua bellezza, giriamo poi un po’ per la City prima di andare alle ore 10 allo “Sky Garden”, abbiamo il biglietto per poter salire in cima a questo grattacielo da dove si può godere di un’ampia, meravigliosa e mozzafiato vista sulla città di Londra da diverse angolazioni, il tutto contornato da bellissimi giardini.
La visita è stata molto interessante e ne è valsa la pena, probabilmente dallo Shard, più alto, la vista sarebbe stata migliore, ma il prezzo lì è alto, mentre la visita allo Sky Garden è del tutto gratuita, è stata un'esperienza emozionante, vedere Londra nel suo insieme e da queste spettacolari visuali è qualcosa di assolutamente gratificante!

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A piedi ci incamminiamo poi verso la Cattedrale di St Paul’s dove sono a conoscenza del fatto che si svolgerà una cerimonia per il Remembrance Day alla quale presenzieranno delle importanti personalità londinesi, al termine ci sarà poi una parata militare alla quale voglio assistere.






Ci posizioniamo all’esterno del “Garden of Remembrance”, riusciamo a vedere qualcosa e riusciamo a sentire bene tutto, compreso l’inno “God Save the Queen” cantato a gran voce e con orgoglio da tutti i presenti.
Al termine, come previsto, c’è una parata con le Guardie della Regina ed altri soldati, ci sono anche i “Chelsea Pensioners”, per sentirmi partecipe e scattare qualche foto mi posiziono proprio vicino per non perdermi niente tanto che una Guardia mi ordina di spostarmi :) scatto anche una foto con un “Chelsea Pensioner” simpatico e gentile, lo ringrazio per quanto fatto per il suo Popolo e gli dico “God Save the Queen”.

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Dopo questa cerimonia siamo liberi di fare quello che vogliamo, io avevo l’intenzione di prendere il treno ed andare a visitare St Albans (e lo stadio dei Saints, il bellissimo Clarence Park), ma Silvia preferisce restare a Londra per godersela in pieno e con calma, alla fine capisco che è meglio così, mancavamo da anni da questa città ed è giusto ora restare qui più che possiamo soprattutto per non fare le cose di fretta.

Andiamo quindi a piedi percorrendo il tragitto che ci porta da St Paul’s al Millennium Bridge, da dove ancora si vede la Cattedrale, arrivando poi alla Tate Modern, al London Eye, sempre con lo spettacolare sfondo del Tamigi e della City ed i suoi palazzi.
E’ una passeggiata stupenda che consiglio a chiunque vada a Londra, arriviamo poi al Gabriel’s Wharf, un piccolo complesso di negozi molto particolari, ideali per regali ed articoli artigianali, da lì torniamo poi in zona Westminster, nel giardino della Westminster Abbey stanno allestendo i Poppies, poi ci imbattiamo in una manifestazione contro la Brexit…

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Infine con la metropolitana andiamo a Covent Garden, sono già le 5 del pomeriggio e le bancarelle dell’Apple Market stanno cominciando ad essere smontate, riusciamo comunque a vedere qualcosa ed a respirare la magica atmosfera di questo storico mercato, giriamo poi per qualche negozio fino ad arrivare in Oxford Street, famosa per i tantissimi shops, entriamo nei mega stores della Lego e degli M&Ms, ormai si sta facendo buio ed è bello vedere le luci di queste vie, ci addentriamo ancora in Carnaby Street, è un po’ presto per cenare quindi decidiamo di andare in un pub dalle parti del nostro albergo, cosi più tardi, arrivati a Tottenahm Court, prendiamo la tube fino a London Bridge, da lì percorriamo la strada che attraversando il Borough Market ci porta al bellissimo pub “The Anchor”, ci eravamo già stati, ma stavolta l’atmosfera, essendo sera, è davvero quella tipica di queste vere e proprie Public House, luoghi dove la gente del posto viene a passare le proprie serate anche in famiglia e non solo per bere fino ad ubriacarsi.
Il Pub traspira tradizione in ogni angolo, è molto grande e troviamo posto solo al terzo piano, quello che da ad un balcone esterno da dove si possono ammirare le luci della città sul Tamigi.. torniamo al nostro posto, scendo ad ordinare Fish & Chips e Doom Bar, la birra ufficiale della mia vacanza londinese!
Restiamo lì a goderci il pub ed a riposare dopo la lunga giornata di oggi, è stato tutto fantastico, ma stranamente non ho ancora comprato niente…. Quindi, dato che domani torneremo a casa, ma dato anche che l’aereo sarà alle 8 di sera… programmiamo di andare in posti dai quali sarà difficile tornare a mani vuote…

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Torniamo in albergo a piedi, è già tempo di preparare le valigie, purtroppo un momento che arriva sempre alla fine di ogni vacanza… un tempo mi rattristavo e mi rovinavo l’ultimo giorno, ma adesso riesco a gestire meglio questi sentimenti… so che questo è l’unico modo che ho per venire nelle Terre che più amo, ho imparato ad adattarmi, ho imparato ad aspettare e quando è ora di finire la vacanza ripenso ai momenti vissuti qui con piacere e senza rimpianti, so di averli vissuti al massimo e so che ci sarà una prossima volta.

E così martedì mattina ci alziamo di buon ora, full english breakfast d’ordinanza e tube per… Camden Town.. so di alcuni italiani che evitano di andare in questa zona proprio perché sempre fin troppo piena di.. italiani appunto… ma so che lì ci sono delle cose che mi possono interessare e non vedo perché non ci dovremmo andare..
Come prima cosa, attraversato l’Inverness Street Market, trovo un negozio di fumetti che avevo cercato in internet, il “Mega City Comics”, sono un appassionato e trovo davvero di tutto, ma non una Grapich Novel sui Joy Division che cercavo, penso sia proprio introvabile.. compro comunque un volume dedicato a Tin Tin, un simpatico personaggio del quale non avevo ancora letto niente…
Entriamo in qualche negozio come Office e Fred Perry, ma il vero obiettivo sono i mercati di Camden, cerco dappertutto materiale sempre sui Joy Division, band di cui sono diventato “malato ed ossessionato”, stranamente, contrariamente a quanto succede solitamente in questo genere di mercati, non trovo spille o cd, in compenso trovo un poster relativo alla locandina di un concerto di Ian Curtis & C. tenutosi a Derby nel 1980… molto bello, in un’altra bancarella compro invece un poster che riporta le famosi frasi del film “Trainspotting” intitolato “Choose Life”, una “chicca” per me!
Dopo Camden Town prendiamo la metro in direzione Sheperd’s Bush, anche qui c’è un mercato famoso, ma riguarda più che altro alimentari, la nostra destinazione è però Uxbridge Road, dove ha sede l’iconico e leggendario negozio “Stuart’s London”, un “must” degli anni 80, qui ci venivano tutti i ragazzi abituali delle terraces degli stadi inglesi, anche quelli che arrivavano in trasferta a Londra, per trovare capi di abbigliamento “casuals” introvabili da altre parti.
Nel corso degli anni Stuart’s è sempre rimasto un punto di riferimento anche se al giorno d’oggi credo che il suo punto di forza sia lo store on line, è in ogni caso sempre un’emozione entrare in questo posto pensando a quello che ha rappresentato per i ragazzi degli anni 80 fedeli allo stile casual.
Qui è davvero un paradiso casual, ci sono marche leggendarie da queste parti come Adidas, Fila, Ellesse, Sergio Tacchini, CP Company ecc… finalmente riesco a comprare qualcosa… prendo un paio di pantaloni della Lois, uno dei simboli di quei famigerati anni, oltre ad un libro intitolato, guarda caso, “80s Casuals”, una vera e propria guida per questo movimento.
Purtroppo non trovo la mia taglia per un bellissimo tracktop vintage della Fila, mi accontento comprando un paio di calzini Burlington da abbinare alle mie Trimm-Trab… parlo un po’ con i commessi, tra l’altro uno di loro sembra un sosia di Cass Pennant (famoso membro della ICF del West Ham)… non mi sorprenderei se si trattasse proprio di lui! (non glielo ho chiesto temendo in qualche figuaraccia!)
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Sarebbe bello andare a Baker Street per rivedere la statua ed il museo di Sherlock, ma non c’è più tempo e preferiamo passare l’ultima ora a disposizione, prima di prepararci per andare a Stansted, visitando il Borough Market in zona London Bridge, è vicino al nostro albergo ed è incredibile che ci siamo ridotti all’ultimo momento per vederlo!
E’ un mercato con ogni genere alimentare, tanti prodotti locali tipici, ma anche qualcosa che arriva da altre parti, anche dall’Italia, ci sarebbero tante squisitezze che sarebbe bello assaggiare… o comprare per mangiarle poi a casa… ma purtroppo la nostra casa non è qui, ma molto lontana….
Ed a proposito di casa… eccoci in albergo a ritirare le valigie ed ecco che sul Tower Bridge i londinesi hanno potuto vedere due persone camminare trascinando i propri bagagli, una di loro aveva una faccia triste e rassegnata… chissà di chi sto parlando… arrivati a Liverpool Street prendiamo lo Stansted Express e qui mi rendo conto che è davvero finita e comincia il mio viaggio a ritroso nella mia testa… mentre viaggio fisicamente verso casa, con la mia mente viaggio all’indietro ripensando ad ogni singolo momento vissuto in questa nuova avventura, è l’unico modo che ho per vincere la nostalgia.
Arrivederci Inghilterra… probabilmente passeranno parecchi giorni prima di rassegnarmi al fatto di non essere più in quei posti… ma alla fine ripenso a tutto con gioia, ho rivisto dopo 6 anni una città che mi aveva completamente catturato agli inizi della mia passione, ho vissuto il momentaneo primato in classifica del Preston North End in compagnia dei suoi meravigliosi tifosi… quando la nostalgia mi assalirà mi metterò a rivedere le foto ed i video, ma soprattutto penserò e sognerò, una cosa che so fare benissimo!