Da quando sono usciti la scorsa estate i calendari per la stagione 2023/24 ho iniziato subito a fantasticare su quale potesse essere la partita che mi avrebbe finalmente fatto tornare a Deepdale o, perchè no, in trasferta per vivere le emozioni che solo gli "awaydays" sanno dare, le idee erano tante, ma per diverse date c'erano vari problemi/impegni che mi impedivano di avere la certezza di poterci andare considerando anche i possibili anticipi e posticipi che la EFL avrebbe comunicato solo in seguito; la partita che avevo finalmente scelto sarebbe stata nel mese di febbraio, Coventry vs PNE alla Richoh Arena, quando ho capito che avrei dovuto rinunciarci per vari motivi mi sono buttato su un'altra trasferta che mi affascinava parecchio, Southampton, ma il problema in questo caso era che la partita si sarebbe giocata in infrasettimanale alla sera, quando però sono iniziate ad uscire indiscrezioni su quale sarebbe stata la trasferta scelta per organizzare il Gentry Day del 2024 mi sono focalizzato su questa opzione. E meno male dato che la partita del St Mary's è stata rinviata all'ultimo momento a causa di un incendio scoppiato proprio nei pressi dello stadio dei Saints, avrei quindi fatto un viaggio (che immagino sarebbe stato comunque bello per le città che avrei visitato) a vuoto dal punto di vista calcistico e sarebbe stata una vera e propria beffa.
E così ho deciso per Watford away ad inizio aprile a Vicarage Road, appunto la trasferta che è stata poi scelta per il Gentry Day, avevo infatti una grande voglia di tornare a partecipare a questo evento che amo così tanto ed al quale ogni tifoso del PNE tiene in modo particolare, ho prenotato il volo, io e Silvia abbiamo organizzato un viaggio interessante che ci avrebbe portato anche a Canterbury, Dover, Londra e St. Albans, ma poi sono iniziati a sorgere i dubbi sul fatto di poter riuscire ad acquistare i biglietti per la partita, infatti, essendo appunto una trasferta alla quale tutti i Northenders vorrebbero partecipare, il PNE ha dato prima l'accesso agli abbonati. Per mia fortuna diversi amici si sono offerti di procurare i biglietti per me e James, il mio amico italiano (con origini inglesi) che da tempo vive nel Lancashire, dimostrandomi grande affetto, ne sono rimasto davvero colpito, mi ha fatto molto piacere anche se da una parte mi dispiaceva togliere l'opportunità ad un altro tifoso di esserci, ma poi ho pensato di avere gli stessi diritti di ogni altro tifoso, di amare questo Club come ogni altro tifoso e mi sono messo l'anima in pace attendendo con ansia che il giorno della partita sarebbe arrivato presto.
E così mi sono affrettato a mettere in valigia la mia bombetta, come tutti sappiamo è usanza infatti indossarne una al Gentry Day, il nostro viaggio è iniziato martedì 2 aprile e dopo dei giorni fantastici nella meravigliosa Canterbury e sulle scogliere bianche di Dover è arrivato il momento di andare a Londra il venerdì successivo, come al solito nella Capitale ci sono mille cose da fare, compreso andare nei pub dove ho iniziato la mia particolare "relazione" con la birra Camden Hells che, ancora non lo sapevo, sarebbe stata mia compagna fedele anche il giorno successivo a Watford.
La mattina dopo è quindi sabato e sabato in Inghilterra, se al giorno d’oggi non tifi una squadra di Premier, significa una sola cosa: football.
Ma per noi tifosi del Preston North End oggi non è solo football, è anche il Gentry Day. La trasferta che ogni stagione viene organizzata per ricordare gli amici che non ci sono più, ci vestiamo in modo elegante o semplicemente indossiamo la nostra bombetta in ricordo delle parole del manager Alan Ball che negli anni 70 definì i nostri tifosi i migliori, soprannominandoli “The Gentry”.
Quella mattina l’agitazione mischiata all’adrenalina si fanno sentire, oltre alla voglia di partecipare a questa giornata c’è anche la tensione per la partita, il North End ha bisogno di una vittoria per continuare a rincorrere i playoff, ma anche perché la minaccia di scioperi dei trasporti mette in dubbio il modo con il quale raggiungere Watford, sono d’accordo con alcuni Northenders londinesi di trovarci alla stazione di Euston per poi prendere l’Overground per Watford Junction, all’ultimo momento, però, il mio amico Trevor, che arriva da Preston in treno mi fa sapere che prenderà quel treno da Euston alle 10.39, a questo punto, dopo aver avvisato i londinesi del mio cambio di programma, vado di fretta a prendere la metropolitana da Marylebone fino ad arrivare alla stazione dove raggiungo il binario da dove partono le corse per Watford, per fortuna sembra che lo sciopero, almeno per quanto riguarda la London Underground sia stato annullato, e qui intravedo le prime bombette, riconoscono alcuni tifosi del PNE, tra i quali John e Adam, ci salutiamo, saliamo sul treno che è in attesa di partire e quando vediamo arrivare Trevor richiamiamo la sua attenzione ed anche lui ci raggiunge sul nostro stesso vagone.
Le tensioni e le agitazioni scompaiono del tutto ora che sono insieme ai miei amici, è bellissimo rivederli e fare il viaggio verso Watford con loro, tutti indossiamo le bombette e la gente ci osserva incuriosita; quando arriviamo a destinazione la prima tappa è il pub O’Neils dove beviamo le prime birre (Camden Hells appunto) di un lungo pre-match, alcuni propongono di andare al cimitero vicino a Vicarage Road, lo stadio del Watford, dove è sepolto John Goodall, ex giocatore del PNE, uno dei leggendari Invincibili che conquistarono il primo Titolo di Campioni di Inghilterra vincendo il primo campionato di calcio della storia, è sepolto qui perché quando la sua carriera da calciatore terminò andò ad allenare proprio il Watford. Qualcuno chiama un taxi, ma io e Trevor ci andiamo a piedi, non è una breve passeggiata e ne approfitto per vedere la città di Watford, anche se tenere il passo di Trev non è impresa semplice, comunque, quando arriviamo al cimitero, ritroviamo anche gli altri e omaggiamo la tomba del leggendario Goodall prima di andare al The Oddfellows, un pub che s trova a due passi dallo stadio e dove restiamo fino a pochi minuti prima della partita.
Il pre-match è la parte più divertente della giornata, inizialmente siamo in pochi, ma con il passare del tempo il pub si riempie di tifosi del North End, ognuno con la sua bombetta, qualcuno ha scelto anche di vestirsi in modo elegante con tanto di giacca e cravatta, tutti bevono birre su birre (Camden Hells??), c’è allegria, spensieratezza e serenità, non si parla della partita, nonostante non faccia piacere a nessuno vedere dalla TV che il Norwich, nostra rivale nella lotta playoff, ha vinto il derby contro l’Ipswich.
Pian piano arrivano i Northenders londinesi e poi anche i tifosi giunti a Watford con i bus organizzati dal Club, incontro molti amici tra i quali anche James, con lui portiamo con orgoglio la bandiera dei GBS, il nostro fans club italiano dedicato al PNE, all’interno dello stadio, per poterlo fare avevo chiesto qualche giorno prima l’autorizzazione al Watford come veniva indicato sul loro sito internet, è bellissimo rivedere tante facce conosciute, tanti amici, tanti tifosi accomunati dalla passione per questo fantastico Club!
Entriamo nel settore ospiti di Vicarage Road e salutiamo i nostri giocatori che stanno facendo pre- riscaldamento, la partita non è bellissima e termina sullo 0-0, ma il divertimento per noi non manca sugli spalti, si inneggia alla “Gentry” sollevando le nostre bombette e si incita la squadra, direi, come spesso capita, una grande trasferta con gli amici rovinata dal …. Calcio… o meglio da questo risultato che ridimensiona parecchio le nostre speranze playoff. Il coro che preferisco è quello dedicato al nostro bomber Emil Riis che, sulle note della bellissima “Love will tear us apart” dei Joy Division, fa “Riis will tear you apart again”.
Lo stadio è bello, ma l'atmosfera creata dai tifosi del Watford è abbastanza deludente, anche la partita non ha regalato grandi emozioni, ma come ogni volta che vengo a vedere il PNE dal vivo per me quello che conta è soprattutto esserci, essere lì con la squadra, con i tifosi, allo stadio, al pub, e poi durante il Gentry Day ci sentiamo ancora più uniti, ci rendiamo conto che non si tratta solo di calcio, ma di una comunità, di orgoglio.
Dopo la partita torniamo al The Oddfellows e qui è festa comunque, ci sediamo ad un tavolo nel giardino esterno a bere ed a chiacchierare allegramente, della partita, del risultato e dei playoff non ne parla nessuno, c’è un clima bellissimo, c’è solo voglia di divertirsi, di onorare il Gentry Day e di stare insieme, iniziamo a parlare con tutti, anche con chi non avevamo mai avuto il piacere di conoscere prima, sono momenti unici per me.
Più tardi io e Trevor salutiamo James e gli altri, dobbiamo andare in stazione per prendere il treno per Euston, io mi fermerò a Londra, ma Trev non può perdere la coincidenza per Preston, il viaggio sarà lungo, ma come lui anche tanti altri tifosi arrivati dal Lancashire devono prendere quello stesso treno ed infatti li troviamo tutti già lì a Watford Junction, probabilmente ci sono arrivati con i taxi perché invece per noi è stata un’impresa, a piedi senza sapere dove fosse la stazione e soprattutto con troppe birre in corpo, ma alla fine è stato divertente seguire quel pazzo di Trevor che scherzosamente si fermava da ogni passante per chiedere dove fosse la stazione facendo divertire tutti compreso un ragazzino che ci ha accompagnato per un pezzo e con il quale abbiamo iniziato a parlare come se ci conoscessimo da tempo. Diciamo che nonostante il timore di perdere il treno o addirittura di perderci in giro per Watford siamo riusciti a divertirci anche in questa situazione, sembra assurdo ma è stato uno dei momenti più belli della giornata.
Saliamo sul treno che ci porta a London Euston e qui ci salutiamo, contenti e soddisfatti anche se stanchi e delusi dal risultato, ma il PNE per noi è qualcos’altro, non è il risultato, è stare insieme, è passare una bella giornata, è sentirsi parte di qualcosa, è orgoglio di essere del Preston North End.
Mentre sto camminando per andare verso la metropolitana sento una signora che mi chiama, vuole sapere perché indosso la bombetta, le spiego che siamo tifosi del PNE ed il significato del Gentry Day, poi però, quando le dico che sono italiano, penso che lei vada in confusione, ma annuisce e mi sorride salutandomi.
Quando arrivo in albergo sono stanco, ma felicissimo, qualche birra di troppo non mi fa rendere conto dell’orario e Silvia, che ha passato la giornata in giro per Londra, mi fa notare che è troppo tardi per andare a cenare in un pub ed allora ci tocca mangiare una pizza in albergo e restiamo in camera dove comunque, con grande soddisfazione, posso vedere “Match of the Day”, solo il fatto di sentire quella sigla mi fa emozionare, qualcuno direbbe “sei a Londra il sabato sera e non esci?”… beh.. ho visto il PNE dal vivo ed ora posso vedere MOTD in TV… e chi me lo fa fare di uscire??
Il giorno dopo io e Silvia visitiamo la bellissima ed affascinante St Albans ed anche Clarence Park, lo stadio dei Saints, il lunedì è l'ultimo giorno e lo passiamo a Londra prima di dover purtroppo salutare l'amata Inghilterra, soltanto quando salgo sullo Stansted Express capisco che è veramente finita, mi rassegno all’idea, ma so che tornerò, me lo impone l’amore che ho per queste Terre, me lo impone il ricordo di tutte le sensazioni e le emozioni vissute in questo viaggio, un viaggio che in 6 giorni ci ha portati a vedere città, cattedrali e scogliere, castelli e pub fantastici. E soprattutto il Preston NE. E’ stata una delle mie migliori vacanze in UK, ho amato ogni singolo momento, conservo dentro me stesso ricordi e sensazioni che niente e nessuno potrà mai togliermi, spesso ripercorro nella mia mente certi momenti, ma non sarò mai come viverli per davvero ancora una volta, spero di tornare presto per poter vivere ancora quei momenti, penso e ripenso in particolari alle persone, agli amici di Preston, perchè alla fine sono queste le cose che contano di più, i rapporti sinceri, le amicizie, il passare dei momenti indimenticabili con persone indimenticabili.
E' stato fantastico incontrare tanti vecchi e nuovi amici, un ringraziamento speciale va a Trevor, che mi ha praticamente accompagnato per tutta la giornata offrendomi anche qualche birra di troppo, ed anche a James, uno di noi GBS, speriamo di riuscire ad organizzare una trasferta di gruppo nel 2025 quando festeggeremo il 15° compleanno del nostro Fans Club!
Come on you GBS!
See you soon!