mercoledì 29 giugno 2016

Doyle firma per tre anni

Notizia ufficiale arrivata oggi forse un pò a sorpresa: Eoin Doyle ha firmato un contratto che lo legherà al Preston North End per i prossimi tre anni; l'attaccante ha militato nel PNE nella scorsa stagione in prestito dal Cardiff City collezionando 29 presenze, ma ora il giocatore ha accettato con entusiasmo la proposta di Grayson che gli ha offerto un contratto che lo rende un giocatore dei Whites a tutti gli effetti.
Il 28enne attaccante si aggregherà alla squadra questa settimana per l'inizio della preparazione, si tratta del quarto acquisto estivo dopo quelli di Maxwell, Makienok e Spurr.
Nella scorsa stagione Doyle non ha segnato quanto ci saremmo aspettati, ma effettivamente è partito molto spesso dalla panchina e non ha probabilmente avuto la possibilità di esprimersi ai suoi massimi livelli, se Grayson lo ha voluto acquistare a titolo definitivo deve per forza avere grande fiducia in questo attaccante che insieme a Makienok, Beckford, May, Hugill e Garner, a meno di altri acquisti o cessioni, comporrà il reparto offensivo del North End.

Un bentornato a Eoin!




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lunedì 27 giugno 2016

Tommy Spurr firma per tre anni

La notizia dell'ingaggio del difensore Tomm Spurr circolava già da tempo, ma oggi è finalmente arrivata l'ufficialità, l'ex giocatore del Blackburn ha firmato un contratto che lo legherà al Preston North End per le prossime tre stagioni.
Il 25enne era seguito da Grayson e dal suo staff già da parecchio tempo, Spurr si è detto entusiasta ed impaziente di iniziare questa nuova avventura e già giovedì prossimo si unirà alla squadra per cominciare la preparazione in vista della nuova stagione.

Diamo un grande benvenuto a Tommy augurandogli di fare bene con la gloriosa maglia del North End!


sabato 25 giugno 2016

Sorteggio Primo Turno EFL CUP: Hartlepool in casa

Poco dopo la pubblicazione dei calendari della Football League, lo scorso mercoledì 22 giugno si sono anche svolti i sorteggi riguardanti il primo turno della League Cup, che si chiamerà a partire dalla prossima stagione "EFL Cup", c'era grande attesa, molti tifosi speravano nel derby contro il Blackpool, ma la sorte ci ha riservato una partita probabilmente poco "appetibile" che ci vedrà sfidare a Deepdale il prossimo 8 agosto 2016 l'Hartlepool United, squadra che milita in League Two, e che abbiamo sconfitto negli ultimi quattro scontri giocati.
Un avversario ovviamente da non sottovalutare, dobbiamo sfruttare questo turno sulla carta favorevole per cercare di proseguire il cammino in questa competizione, la partita, che sarà l'esordio stagionale a Deepdale, si giocherà in infrasettimanale subito dopo la prima di campionato contro il Reading e sarà poi seguita dal match da giocarsi sempre in casa contro il Derby County.





Calendari Championship 2016/17: si parte da Reading

Lo scorso mercoledì 22 giugno sono stati finalmente resi noti i calendari relativi alla prossima stagione di Championship, un appuntamento sempre importante, soprattutto nel corso di questo periodo estivo senza calcio, per cominciare ad avere un primo approccio al prossimo campionato, per organizzare trasferte, per capire quali partite si giocheranno in certi giorni particolari (ad esempio il Boxing Day) e quando si sfideranno certi avversari.
Ma per prima cosa ognuno di noi aspettava con ansia di sapere da dove partirà la nuova stagione, per il North End la prima partita si giocherà il 6 agosto al Madejski Stadium di Reading contro i Royals, era dal 2008 che i Lilywhites non iniziavano una stagione con una partita in trasferta.




Le partite seguenti verranno giocate a Deepdale contro il Fulham ed il Derby County, per il primo turno infrasettimanale che si giocherà quindi in notturna.
Tra le partite più attese quelle contro le due "grandi decadute", Aston Villa e Newcastle, retrocesse dalla Premier League, il PNE affronterà i Villans in casa il 1 ottobre 2016 ed a Villa Park il 21 gennaio 2017, mentre affronterà i Magpies il 29 ottobre 2016 a Deepdale ed il 22 aprile 2017 a St Jame's Park.
Il derby contro il Blackburn Rovers si giocherà il 10 dicembre 2016 a Deepdale ed il 18 marzo 2017 ad Ewood Park.
Il Boxing Day e la partita dell'ultimo giorno dell'anno si giocheranno in casa rispettivamente contro Leeds United e Sheffield Wednesday, mentre la prima partita del 2017 si giocherà in trasferta, al Pirelli Stadium, contro il neopromosso Burton Albion.
Il campionato si chiuderà domenica 7 maggio 2017, il PNE sarà ospite del Wolverhampton Wanderers al Molineux.

Questo l'elenco di tutte le partite che il Preston North End giocherà nella Championship 2016/17:


Bene, il primo passo è stato fatto, manca ancora più di un mese, ma il solo fatto di aver conosciuto il calendario ci ha già riempiti di entusiasmo, in attesa potremo comunque seguire le partite amichevoli che si giocheranno in preparazione della nuova stagione, ricordiamo che già venerdì e sabato prossimi (7-8 luglio) si giocheranno le classiche partite in casa dei vicini del Bamber Bridge e del Chorley prima dell'interessante sfida contro l'Accrington Stanley in programma per sabato 16 luglio.

martedì 21 giugno 2016

Stagione 2016/17

Domani, mercoledì 22 giugno, verranno svelati alle ore 9 UK i calendari della Championship 2016/17 (e di tutta la Football League), grande attesa per conoscere gli impegni del PNE, in particolare per la partita d'esordio, ma anche per sapere le date delle partite più sentite, come quella contro il Blackburn, ma anche ad esempio quando sfideremo Aston Villa e Newcastle, le due "grandi decadute" retrocesse dalla Premier League insieme al Norwich.
La prima giornata si giocherà il prossimo 6 agosto, l'ultima il 7 maggio 2017, sarà come sempre una lunghissima ed appassionante stagione.





Poche ore dopo la pubblicazione dei calendari della EFL (English Football League), alla 1 UK, verranno anche sorteggiate le partite relative al primo turno della prossima League Cup, rinominata EFL Cup.


                 

martedì 7 giugno 2016

Il secondo colpo di mercato è Simon Makienok


Il Preston North End ha confermato che ha chiuso positivamente l'accordo con il Palermo, per il prestito di un anno dell'attaccante Simon Makienok. Il contratto avrà inizio il 1° luglio 2016.

Il 25enne danese arriva a rinforzare le opzioni d'attacco a disposizione di Simon Grayson, dopo aver trascorso la stagione 2015/16 in prestito al Charlton Athletic, dove ha collezionato 37 presenze e segnato 5 goal. L'attaccante ha trascorso gran parte della sua carriera in Danimarca, prima di trasferirsi al Palermo nel 2014. Prima del suo passaggio in Serie A, Makienok ha segnato 35 gol in 74 presenze con il Brondby nella Superliga danese. L'attaccante ha inoltre rappresentato la sua nazionale maggiore per ben 6 volte.

Molto utile nel gioco aereo, Simon sarà un'opzione importante nel reparto avanzato; grazie alla sua prestanza fisica può essere impiegato come fulcro del gioco, importanti saranno le sue sponde per l'inserimento dei centrocampisti per non parlare della sua pericolosità su palla inattiva.

Noi GBS diamo il benvenuto al ragazzo e gli auguriamo tutto il meglio per questa nuova avventura con la gloriosa maglia del PNE.

sabato 4 giugno 2016

When Finney met Eusebio (english version)

I tried to translate into English for the British fans of Preston North End this story I had written in Italian, I hope I have done a good job and I apologize for the many spelling errors that surely there are!


When Finney met Eusebio (english version)


We all know the story of Sir Tom Finney, the great legend of Preston North End and of the England National team, but perhaps someone doesn't know about the time when the English champion faced in a European match Eusebio, the strongest Portuguese player of all time.
Finney ended his fantastic career with Preston North End in 1960, playing his last official match on 30th April of that year at Deepdale against Luton Town, a career that saw him star in the field and off, thanks to his personality which made him an example and a champion for a whole city, Preston.
I have already written a lot about this great man, who unfortunately passed away on 14th February 2014, you could write endlessly of his prowess on the football field, but also what has been done for his city and his country during and after his career as a player, but this time I want to tell a particular story about this wonderful champion.
Sir Tom, as we all know, has always played official games exclusively for Preston North End and for the England National team, becoming a legend of the Lancashire Club as well as the whole England, but there was an exception, an exception very special  that allowed him to play at age 41 an European match for Club, an opportunity that unfortunately the North End had never given to him, and face a strong Portuguese team like Benfica challenging consequently the team's star, legendary Eusebio.
All this took place in 1963, Finney, as mentioned, had retired in 1960 and at age 41 would have never thought he could scale once again the football pitches, at least officially, and even be able to play a European match against the great Benfica of the great Eusebio, this opportunity didn't give him from his PNE or another English team, perhaps one of those that we played in Europe every season, but from the little-known Distillery FC, Northern Irish Club, now called Lisburn Distillery, with headquarters in the city of Lisburn located near Belfast and located on the Lagan river that divides it between the counties of Antrim and Down.
The Distillery FC had indeed won the Champion Title in Northern Ireland's league in the previous season, the 1962-63, gaining for the first time in its history the access to the first round of the Champions Cup in the 1963-64 season.
For the Distillery FC that was the sixth title won after those of seasons 1895-96, 1898-99, 1900-01, 1902-03, 1905-06 (shared with Cliftonville), the first, however, that allowed them to play in the Champions Cup (only set up in 1955), but also the last of its history, and then the game against Benfica would be a historic event and very important for the small club of Northern Ireland who was going to challenge a rather glorious and celebrated Club  who had won the top European competition in the 1960-61 and 1961-62 seasons and reaching the finals even in the 1962-63 season.


Distillery 1962-63


Celebrations for 1962-63 Title
Benfica 1963-64

The first match to be played at Windsor Park in Belfast (Linfield ground) was scheduled for 25th September 1963 and this day was so important to the Club who was probably in great agitation, but at the same time wanted the team could do the best figure possible in front of Benfica and the whole of Europe for its prestige, but this game was important also for the whole of Northern Ireland, country not used to matches of this importance.
For Distillery would be the biggest game in all its history, in the years ahead in 1970 challenged in the Uefa Cup Barcelona, ​​but this was, against Benfica, the game that everyone would remember forever.
For all these reasons, Mr. George Eastham, the Distillery manager, thought that in order to deal with such a strong team he would need a great player, one that was available to play this unique game and free from professional contracts with other Club... so ... his thoughts immediately went to a big "retired" champion, but still in the right physical shape to be able to play these ninety minutes so important for his team, and he was obviously the legendary Tom Finney, a "one-man Club" but he might have been accept to dress a different shirt, but always white, to PNE and England, to be able to have the chance to make his dream of playing European football come true by his being allowed to play for Distillery.
The hard part for Eastham was the one to convince Finney and to do this, in the 15th August 1963 he crossed the Irish Sea to go to Preston where he met in person the former champion at his business offices in Moor Lane.
Finney in those days was training one evening a week with the youth team of Preston NE to keep fit in view of the various events to which he was called to participate in such testimonial match and charity games and then his possible presence in the game against Benfica would not be in any way out of place, even the class that had marked on the football field was still well intact and would certainly have done great convenience to the Distillery that absolutely had no players of his level ... even at 41 ages Finney would have been without a doubt the star of the Northern Irish team and his class could have led to teammates to make a big deal, just what wanted to Eastham.
Of course, to prepare for that game Tom Finney would have to intensifying his training program, it was one thing to play occasional games with nothing to win, another deal was, if only for ninety minutes, play against the great International champions of Benfica team , but probably this for him was not a big problem ... the real problem was perhaps of playing for a team that wasn't his lovely Preston North End.
In some way, however, despite the doubts expressed by the champion, Eastham he succeeded to convince him and just on that day Finney  was officially registered to play that game, exclusively those ninety minutes, while he wouldn't participate in the trip to Lisbon, Portugal, for the second leg of the match.
In the days before the challenge Finney trained with seriousness wanting honor, as in his style, the commitment to ensuring that he would do his best for Distillery.
The wait in Belfast was high, in one day Windsor Park would be the home of Finney and Eusebio, and Distillery, one of the many teams of Belfast and certainly not the most successful and famous, would have the honor of having a champion in its formation, yes... Tom Finney would have worn the shirt of the Whites, just once, but for those fans and for this club, this would be enough, would be enough to say they could see him playing football and most importantly could admir he  while representing their own team.
Then came the day of his departure to Belfast from Liverpool Speke Airport, also known by the business name of Liverpool John Lennon Airport, where, before boarding the plane, he said "I am looking forward to the match immensely. I accepted with reluctance, but having done so, for this one match only, I will do by best."
Finney met his impromptu teammates only on match day, I can imagine the excitement of those guys, but even than they were honored to play alongside Finney, a champion that everyone knew and admired; Eastham decided to select him to play centre-forward and to honor him with the captain's armband, a recognition not only due to the fact that he agreed to play this game, but also for his experience and what has been done in the course of its long and glorious career.

These are the teams that took the field in that historic night:


Distillery: Kennedy, D. Meldrum, Patterson, Kennedy, Gregg, Ellison, Campbell, Meldrum J., Anderson, Finney, Hamilton

Benfica: Pereira, Cavem, Raul Cruz, Germano, Humberto, Eusebio, Serafim, Yauca, Coluna, Simoes



 Everything was ready at Windsor Park in Belfast, a stadium that had already brought luck to Finney who played there his first game with the shirt of the English national team, it was also the first game after the war for England, he scoring a goal in clear victory for 7-2 against the  Northern Ireland National team , and still there he marked his thirtieth and last goal for the Three Lions by scoring the final equalizer for the English in the final 3-3 of the game played in 1958 against Northern Ireland.
And even then it was 3-3 at Windsor Park, but this time to face each were Distillery and Benfica, was an absolutely prestigious draw for the Irish and the contribution of Finney was decisive so that an article of that time said that the 'former player of Preston caused to Irish fans two opposite feelings, that of jubilation for his great performance, and that of regret because it already knew that the champion would not play the game in Lisbon where they would lose 5- 0 thus being eliminated from European competition.

But that will always remain a historical night for Distillery and for Northern Ireland at Windsor Park went to stage a great show and the home team managed the incredible feat of scoring three goals to great Benfica stopping they on an unexpected and amazing tie.
That night there was a very special atmosphere at Windsor Park in Belfast and the 19,326 fans flocked despite the heavy rain were excited about this game so unusual and prestigious, many rushed to see the little Distillery challenge the great Benfica, but also for see with their own eyes the deeds of two champions like Finney and Eusebio, a "friend for a night" and an "enemy tonight and that of Lisbon", but both respected for their respective careers and their undeniable class which distinguished them in the field and that made them look like once the strongest among the 22 who challenged.
Under the torrential rain didn't serve the spotlight at Windsor Park to illuminate Finney that immediately after less than a minute of the game was able to get rid of the Portuguese defenders and to trigger with a probing ball towards the onrushing Kennedy who kicked fishnet beating goalkeeper opponent and finding the immediate scored for the Irish.
The greater experience allowed the Lusitanian to find after a few minutes, at 15th, the equalizer with Serafin, but in the 25th minute another spell of Finney allowed Hamilton to bring back the advantage for Distillery to the delight of the fans, in disbelief, but excited to see their team prevail over the Portuguese champions.
The advantage of the Eastham team withstood almost until the hour of the game, but then was Eusebio to bring back the result in a draw after 58 minutes, and only two minutes later Benfica also created the 2-3 goal signed again by Serafin.
At this point seemed to Windsor Park having to resign, but someone still did not want to surrender, was the team's captain, was the legend of Preston North End, was the 41 year-old who still ran like a boy, was that "kid" who that night was wearing the white jersey not of the PNE, not of England, but of the small Distillery, was Tom Finney who with his usual class delighted once again those fans, that for one night had the privilege of being able to see him, giving them another decisive play that allowed the Whites to score again, this time with Ellison, to live a dream that would be remembered forever in the history of the Club.
It ended 3-3, was an unrepeatable spectacle, the performance of Finney would be remembered for years to come and the lucky people present at Windsor Park that night could certainly tell what they lived, the succession of emotions, suffering, fear, hope and finally the joy for that draw unexpected, that prestigious draw that was worth as a great victory.
There aren't great details on what happened at the end of that match, but I can imagine that teammates and opponents complimented the "41-year-old boy," I can imagine that the crowd was excited and in disbelief at what they had seen, but I especially like to imagine, and I am convinced that it happened for real, that the two great champions, Finney and Eusebio, said goodbye and made their compliments to each other, that night the star shone above the English player, but the fame of the Portuguese class was certainly not in discussion and respect between the two men was certainly the same.
In that battle in the storm on that cold night under the sky of Belfast,  the two stars lit up Windsor Park, two different champions, from different periods, Finney was unfortunately at the end of his career for three years, while Eusebio was in the apex of his years as a player, two great of this sport, they met only once, only that night.
It was amazing how Finney, 41 years old and retired from football for three years, was able to play that game for ninety minutes, delighting the crowd with his superb class and especially making himself the protagonist on the occasion of all the goals scored by Distillery, also that evening this great champion proved to be a huge player, but also a man of honor, a man, before a football player, who honored the most of that commitment, respecting in the best way the word given, fielding all what he could give ... which as usual was much, very much ..
Finney was decisive in the field, but also he managed to convey his teammates the belief of being able to play a great game before encouraging them to enter in the field without suffer from any kind of inferiority complex against rivals, giving to these inexperienced players in European fields a big boost of confidence, certainly the words of this great champion gave more motivation to the whole team that took the field with the right competitive nastiness that allowed them to deal on equal footing with Portuguese champions forcing them to return home with only a tie pocket.
At the end of the match Finney declared himself glad because ha could help that wonderful team to draw against one of the biggest teams in the world and wished his teammates to do well in the return match in Lisbon ... yes... in Lisbon didn't go at all well, but in Lisbon he there wasn't..... in any case for Distillery that will remain the best game of its history, it does not matter what later happened in Portugal.
It was the first and last time that Finney and Eusebio met on a football field, were two great champions, but from different eras, when Finney retired in 1960, Eusebio was still playing in his first team, the Sporting L. Marques, before to pass, at the very beginning of the following season, at Benfica, where he remained until 1975 becoming legend, then the two players are never challenged in international competitions nor with their respective clubs, nor with their respective National team, but destiny would have made them somehow meet again, both of which are now in heaven to make a spectacle kicking a ball in the clouds, they both left us in 2014, 5th January Eusebio and 14th February Finney, both have left indelible memories for world of football and beyond and I like to imagine them as well, playing football, what they have been able to do so divine.
In the days of their deaths were so many awards from around the world of football, but it's nice to know that even Distillery FC, now Lisburn Distillery FC, wanted to honor who was for one night only their player, their best player ever, observing a minute of silence before the game following his tragic death.



    


On 25th September 1993, Lisburn Distillery FC wanted to remember with a dinner the 30th anniversary of that incredible match and, as told by the current Club Director Terry Thompson, Sir Tom Finney was also invited to the event, but he was forced to give up because at the time his wife was ill.
Thompson was present that night in 1963 and still remembers very well that game and fantastic performance of Finney, these are his words: "I remember well the crowd reaction when Tom took to the field, my vivid memory is how he made things look so simple and in particular his stance. He seemed to stand so upright compared to the other players and the torrential rain that fell that night didn’t seem to make a bit of difference to him as he glided through the game showing his undoubted class on many occasions.
Very nice and meaningful what later Thompson tells about the memorial dinner, a detail that makes us even once understand the personality of Sir Tom, a true gentleman in and out from football: “I personally had spoken to Sir Tom on the telephone to invite him over and he was hoping to make the journey but sadly around the time his wife took ill so he was unable to attend.
“At the dinner all of the players received a memento of an engraved cut glass crystal bell and as Sir Tom had been unable to attend I posted his across to his home in Preston.
“Well lo and behold a couple of weeks later a parcel arrived at my house and it was the crystal bell being returned with a lovely note from Sir Tom which thanked us for such a generous gift but requesting that club held onto it in the hope that when people looked at it they would recall the night when Tom Finney was given the chance to make his dream of playing European football come true by his being allowed to play for Distillery Football Club, that was such a nice touch by one of the games true gentlemen.”






This match will forever be remembered by Distillery and its fans, but for us fans of Preston North End it will be forever remembered as "When Finney met Eusebio."
  






p.s. I also used as source the "Sir Tom Finney commemorative magazine - A tribute to a legend"

Quando Finney affrontò Eusebio

Tutti conosciamo la storia di Sir Tom Finney, la grande leggenda del Preston North End e della Nazionale Inglese, ma forse qualcuno non sa di quella volta che il campione inglese affrontò in un match europeo Eusebio, il giocatore portoghese più forte di sempre.
Finney terminò la sua fantastica carriera con il Preston North End nel 1960, giocando la sua ultima partita ufficiale il 30 aprile di quell'anno a Deepdale contro il Luton Town, una carriera che lo ha visto protagonista in campo e fuori, grazie alla sua personalità che lo ha reso un esempio ed un campione agli occhi di una città intera, la sua Preston.
Abbiamo già scritto molto su questo grandissimo uomo, che purtroppo ci ha lasciati il 14 febbraio 2014, si potrebbe scrivere all'infinito delle sue prodezze sui campi di calcio, ma anche di quanto fatto per la sua città e la sua Nazione durante e dopo la sua carriera da calciatore, ma questa volta vogliamo raccontare una storia particolare alla quale avevamo già accennato scrivendo a proposito della storia di questo compianto campione.
Sir Tom, come ben sappiamo, ha sempre giocato gare ufficiali per il Preston North End e per la Nazionale Inglese, rendendolo una leggenda del Club del Lancashire oltre che dell'intera Inghilterra, ma ci fu un'eccezione, un'eccezione molto particolare che all'età di 41 anni gli consentì di giocare una partita europea per Club, un'opportunità che purtroppo il North End non gli aveva mai dato, e di affrontare una squadra portoghese fortissima come il Benfica sfidando di conseguenza la stella di quella squadra, il leggendario Eusebio.
Tutto questo avvenne nel 1963, Finney, come detto, si era ritirato nel 1960 ed all'età di 41 anni non avrebbe probabilmente mai pensato di poter calcare ancora una volta i campi da calcio, perlomeno in modo ufficiale, ed addirittura di poter giocare una partita europea contro il grande Benfica del grande Eusebio, questa opportunità non gliela diede il suo PNE o un'altra squadra inglese, magari una di quelle che in Europa ci giocava ogni stagione, ma il semisconosciuto Distillery, Club nordirlandese, oggi chiamato Lisburn Distillery, con sede proprio nella città di Lisburn che si trova nelle vicinanze di Belfast e che è situata sul fiume Lagan che la divide tra le contee di Antrim e Down.
Il Distillery aveva infatti conquistato il Titolo di Campione nel campionato dell'Irlanda del Nord nella stagione precedente, la 1962-63, guadagnando così per la prima volta nella sua storia l'accesso al primo turno della Coppa dei Campioni nella stagione 1963-64.
Per il Distillery quello fu il sesto Titolo conquistato dopo quelli delle stagioni 1895–96, 1898–99, 1900–01, 1902–03, 1905–06 (condiviso con Cliftonville), il primo però che gli concesse di giocare in Coppa dei Campioni (istituita solo nel 1955), ma anche l'ultimo della sua storia sino ad oggi, e quindi la partita contro il Benfica sarebbe stato un evento storico ed importantissimo per il piccolo Club nordirlandese che andava a sfidare un Club invece glorioso e blasonato che aveva conquistato la massima competizione europea nelle stagioni 1960-61 e 1961-62 ed arrivando in finale anche in quella successiva e precedente a questa edizione. 


Distillery 1962-63


I festeggiamenti per il Titolo conquistato nel 1963
Benfica 1963-64

La partita di andata da giocarsi al Windsor Park di Belfast (stadio del Linfield) era in programma per il 25 settembre 1963 e per questo giorno così importante il Club era probabilmente in grande agitazione, ma allo stesso tempo voleva che la squadra potesse fare la miglior figura possibile dinnanzi al Benfica ed a tutta l'Europa, per il proprio prestigio, ma anche per quello di tutta l'Irlanda del Nord, Nazione non abituata a partite di questa importanza.
Quella per il Distillery sarebbe stata la partita più importante in tutta la sua storia, negli anni a venire nel 1970 sfidò in Coppa Uefa il Barcellona, ma fu questa, contro il Benfica, la partita che tutti avrebbero ricordato per sempre.
Per tutti questi motivi Mr George Eastham, manager del Distillery, pensò che per poter affrontare una squadra così forte gli sarebbe servito un grande giocatore, uno che fosse disponibile a giocare questa unica partita e libero da contratti professionistici con altri Club... fu così che il suo pensiero andò subito ad un grande campione "in pensione", ma ancora nella forma fisica giusta per poter giocare questi novanta minuti così importanti per la sua squadra, quel campione era ovviamente il leggendario Tom Finney, un "One man Club" che però sarebbe stato forse disposto a vestire una maglia diversa, ma sempre bianca, da quelle di PNE e Nazionale Inglese, per poter realizzare il sogno di giocare una partita europea per Club.
La parte difficile per Eastham era proprio quella di riuscire a convincere Finney e per farlo il 15 agosto 1963 attraversò il Mare d'Irlanda per andare a Preston dove incontrò di persona l'ex campione presso gli uffici della sua attività a Moor Lane.
Finney a quei tempi si allenava una sera alla settimana con la squadra giovanile del Preston NE per mantenersi in forma in vista dei vari eventi al quale era chiamato a partecipare come ad esempio testimonial match e partite di beneficenza e quindi un suo eventuale impiego nella partita contro il Benfica non sarebbe stato in nessun modo fuori luogo, anzi la classe che lo aveva contraddistinto sui campi di calcio era ancora ben intatta ed avrebbe certamente potuto fare gran comodo al Distillery che non disponeva assolutamente di giocatori del suo livello... anche a 41 anni Finney sarebbe stato senza ombra di dubbio la stella della squadra nordirlandese e con la sua classe avrebbe potuto condurre in compagni di squadra a compiere una grande impresa, proprio quello che voleva Eastham.
Certo, per prepararsi a quella partita Tom Finney avrebbe dovuto comunque intensificare il suo programma di allenamenti, un conto era giocare saltuariamente partite senza nulla in palio, un altro era affrontare, anche se solo per novanta minuti, il Benfica, squadra composta da grandi campioni internazionali, ma probabilmente questo per lui non rappresentava un grande problema... il problema vero era forse quello di dover rappresentare una squadra che non era il Preston North End, una squadra che non sentiva sua.
In qualche modo però, nonostante i dubbi manifestati dal campione, Eastham riuscì nell'impresa di convincerlo e proprio in quel giorno Finney venne ufficialmente registrato per giocare quella partita, solo ed esclusivamente quei novanta minuti, mentre non avrebbe partecipato alla trasferta a Lisbona, in Portogallo, per la partita di ritorno.
Nei giorni che precedettero la sfida Finney si allenò con serietà ed impegno volendo onorare, come nel suo stile, l'impegno preso garantendo così che avrebbe fatto del suo meglio per il Distillery.
L'attesa a Belfast era alta, in un giorno solo Windsor Park avrebbe ospitato Finney ed Eusebio, il Distillery, una delle tante squadre della città nordirlandese e non di certo la più vincente e famosa, avrebbe avuto l'onore di avere un fuoriclasse nella sua formazione, già, Tom Finney avrebbe indossato la maglia dei Whites, per una volta sola, ma a quei tifosi, a questo Club, sarebbe bastata, sarebbe stata abbastanza per poter dire di averlo potuto vedere giocare a football e per di più di averlo potuto ammirare mentre rappresentava proprio la loro squadra.
Arrivò poi il giorno della sua partenza per Belfast dall'Aeroporto Speke di Liverpool, conosciuto anche con il nome commerciale di Liverpool John Lennon Airport, dove, prima di salire a bordo dell'aereo, dichiarò "Non vedo l'ora di giocare la partita, ho accettato con riluttanza, ma lo farò solo per questo unico match e farò del mio meglio".
Finney incontrò i suoi improvvisati compagni di squadra solo il giorno della partita, posso immaginare l'emozione di quei ragazzi, ma anche di quanto fossero onorati di poter giocare al fianco di Finney, un campione che tutti conoscevano ed ammiravano; Eastham decise di schierarlo al centro dell'attacco e di affidargli la fascia di Capitano, un riconoscimento dovuto non solo per il fatto che avesse accettato di giocare questa partita, ma anche e soprattutto per la sua esperienza e per quanto fatto nel corso della sua lunga e gloriosa carriera.

Queste le formazioni che scesero in campo in quella notte storica:


Distillery: Kennedy, Meldrum D., Patterson, Kennedy, Gregg, Ellison, Campbell, Meldrum J., Anderson, Finney, Hamilton

Benfica: Pereira, Cavem, Raul, Cruz, Germano, Humberto, Eusebio, Serafim, Yauca, Coluna, Simoes




Tutto era pronto al Windsor Park di Belfast, uno stadio che aveva già portato fortuna a Finney dato che proprio lì giocò la sua prima partita con la maglia della Nazionale Inglese, fu anche la prima partita del dopoguerra per l'Inghilterra, segnando anche un gol nella netta vittoria per 7-2 degli inglesi contro la Nazionale Nordirlandese, ed ancora lì segnò il suo trentesimo ed ultimo gol per i Tre Leoni segnando il gol del definitivo pareggio per gli inglesi nel 3-3 finale della partita giocata nel 1958 sempre contro l'Irlanda del Nord.
E fu 3-3 anche quella volta a Windsor Park, ma stavolta ad affrontarsi erano il Distillery ed il Benfica, fu un pareggio assolutamente di grande prestigio per gli irlandesi ed il contributo di Finney fu decisivo tanto che un articolo di quei tempi diceva che l'ex giocatore del Preston causò ai tifosi irlandesi due sentimenti opposti, quello del giubilo per la sua grande prestazione, e quello del dispiacere perchè già sapevano che il campione non avrebbe giocato la partita di ritorno a Lisbona dove poi il Distillery avrebbe perso per 5-0 venendo così eliminato dalla competizione europea.
Ma quella resterà per sempre una notte storica per il Distillery e per l'Irlanda del Nord, a Windsor Park andò di scena un grandissimo spettacolo e la squadra di casa riuscì nell'incredibile impresa di segnare tre gol al fortissimo Benfica fermandolo su un inaspettato e sorprendente pareggio.
Quella notte c'era un'atmosfera molto particolare a Belfast ed a Windsor Park i  19.326 tifosi accorsi nonostante la forte pioggia erano eccitati per questa partita così inedita e prestigiosa, accorsero in tanti per vedere il piccolo Distillery sfidare il grande Benfica, ma anche per vedere con i propri occhi le gesta di due fuoriclasse come Finney ed Eusebio, un "amico per una notte" ed un "nemico per questa notte e per quella di Lisbona", ma entrambi rispettati per le loro rispettive carriere e per la loro innegabile classe che li contraddistingueva in campo e che li faceva subito sembrare i più forti tra i 22 che si sfidavano.
Sotto quella pioggia torrenziale non servirono i riflettori di Windsor Park per illuminare Finney che subito dopo nemmeno un minuto di gioco riuscì a liberarsi tra i difensori portoghesi e ad innescare con un passaggio preciso l'accorrente Kennedy che calciò a rete battendo il portiere avversario e trovando così l'immediato gol del vantaggio per gli irlandesi.
La maggiore esperienza permise ai lusitani di trovare dopo pochi minuti, al 15°, il gol del pareggio con Serafin, ma al 25° un'altra magia di Finney permise ad Hamilton di riportare in vantaggio il Distillerey per la gioia del pubblico, incredulo, ma entusiasta nel vedere la propria squadra prevalere sui campioni portoghesi.
Il vantaggio della squadra di Eastham resistette quasi fino all'ora di gioco, ma poi ci pensò proprio Eusebio a riportare il risultato in parità al 58° e soltanto due minuti più tardi il Benfica realizzò anche il gol del 2-3 firmato ancora una volta da Serafin.
A questo punto il pubblico di Windsor Park sembrava doversi rassegnare, ma qualcuno ancora non si voleva arrendere, era il Capitano della squadra, era la leggenda del Preston North End, era quel 41enne che correva ancora come un ragazzino, era quel "ragazzino" che quella sera vestiva la maglia bianca non del PNE, non dell'Inghilterra, ma del piccolo Distillery, era Tom Finney che con la sua consueta classe deliziò ancora una volta quei tifosi, che per una notte ebbero il privilegio di poterlo ammirare, regalando loro un'altra giocata decisiva che permise ai Whites di segnare ancora, stavolta con Ellison, di vivere un sogno che sarebbe stato ricordato per sempre nella storia del Club.
Finì 3-3, fu uno spettacolo irripetibile, la prestazione di Finney sarebbe stata ricordata per gli anni a venire ed i fortunati presenti al Windsor Park quella sera avrebbero certamente potuto raccontare quello che vissero, il susseguirsi di emozioni, la sofferenza, la paura, la speranza ed infine la gioia per quel pareggio insperato, quel pareggio prestigioso che valeva come una grande vittoria.
Non ci sono grandi dettagli su quanto accadde alla fine di quel match, immagino che compagni ed avversari si complimentarono con quel "ragazzino di 41 anni", immagino che la folla era entusiasta ed incredula per quanto aveva visto, ma mi piace soprattutto immaginare, e sono convinto che sia successo per davvero, che i due grandi campioni, Finney ed Eusebio si salutarono e si fecero i complimenti a vicenda, quella sera brillò soprattutto la stella del giocatore inglese, ma la fama e la classe del portoghese non era di certo in discussione ed il rispetto tra quei due uomini era certamente lo stesso.
In quella battaglia in mezzo alla tempesta in quella fredda notte sotto il cielo di Belfast due stelle illuminarono il Windsor Park, due campioni diversi, di epoche diverse, Finney era purtroppo alla fine della sua carriera già da tre anni, mentre Eusebio era nell'apice dei suoi anni da calciatore, due grandissimi di questo sport che a loro modo lasciarono per sempre il segno "incrociandosi" solo una volta, solo quella notte. 
Fu incredibile come Finney a 41 anni e ritiratosi dal calcio da tre anni riuscì a giocare quella partita per tutti i novanta minuti deliziando la folla con le sue splendide giocate di classe e soprattutto rendendosi protagonista assoluto soprattutto in occasione di tutti i gol realizzati dal Distillery, anche quella sera questo grande campione dimostrò di essere un calciatore immenso, ma anche un uomo d'onore, un uomo, prima che un calciatore, che onorò al meglio l'impegno preso, rispettando nel migliore dei modi la parola data mettendo in campo tutto quello che poteva dare... che come al solito era tanto, davvero tanto..
Finney fu decisivo in campo, ma riuscì anche a trasmettere ai suoi compagni di squadra la convinzione di poter giocare una grande partita incoraggiandoli prima di entrare in campo a non soffrire di nessun tipo di complesso di inferiorità nei confronti dei rivali, dando a questi giocatori inesperti in campo europeo una grande iniezione di fiducia, di certo le parole di questo grande campione diedero uno stimolo in più a tutta la squadra che scese in campo con la giusta cattiveria agonistica che gli permise di affrontare alla pari i campioni portoghesi costringendoli a tornare a casa con in tasca soltanto un pareggio.
A fine partita Finney si dichiarò contento di aver potuto aiutare questa splendida squadra a pareggiare contro una delle più grandi squadre del mondo augurando ai suoi compagni di far bene anche nella partita di ritorno a Lisbona... già, a Lisbona non andò per niente bene, ma a Lisbona non c'era lui.. e comunque per il Distillery quella rimarrà la miglior partita della sua storia, poco importa quello che poi successe in Portogallo.


Fu la prima ed ultima volta che Finney e d Eusebio si incontrarono su un campo di calcio, furono due grandi campioni, ma di epoche diverse, quando Finney si ritirò nel 1960, Eusebio giocava ancora nella sua prima squadra, lo Sporting L. Marques, prima di passare, proprio all'inizio della stagione successiva al Benfica dove vi restò fino al 1975 diventando leggenda, quindi i due giocatori non si sfidarono mai in competizioni internazionali nè con i rispettivi Club, nè con le rispettive Nazionale, ma il destino li avrebbe fatti in qualche modo incontrare di nuovo, entrambi infatti sono ora lassù in cielo a dare spettacolo dando calci ad un pallone in mezzo alle nuvole, entrambi ci lasciarono nel 2014, il 5 gennaio Eusebio ed il 14 febbraio Finney, entrambi hanno lasciato ricordi indelebili per il mondo del football e non solo e mi piace immaginarli così, che giocano a pallone, quello che hanno saputo fare in modo divino.
Nei giorni delle loro morti furono tantissimi i riconoscimenti da parte di tutto il mondo del football, ma è bello sapere che anche il Distillery FC, ora Lisburn Distillery FC, volle onorare quello che fu per una sola notte un loro calciatore, il loro miglior calciatore di sempre, osservando un minuto di silenzio prima della partita che seguì alla sua tragica scomparsa. 


    


Il 25 settembre 1963 il Lisburn Distillery FC volle ricordare con una cena il 30° anniversario di quell'incredibile partita e, come racconta l'attuale Club Director Terry Thompson, anche Sir Tom Finney venne invitato all'evento, ma fu costretto a rinunciare perchè in quel periodo sua moglie era malata.
Thompson era presente quella notte del 1963 e ricorda ancora benissimo quella partita e la fantastica prestazione di Finney, queste le sue parole: ""Mi ricordo bene la reazione della folla quando Tom  scese in campo, la mia memoria è viva e ricordo come faceva sembrare ogni cosa così semplice e, in particolare, la sua posizione. Sembrava che stava in posizione verticale rispetto agli altri giocatori e la pioggia torrenziale che cadde quella notte non sembrò fare nessuna differenza per lui mentre scivolava con il suo gioco che mostrava la sua classe indubbia in molte occasioni. "
Molto simpatico e significativo quello che poi Thompson racconta a proposito della cena commemorativa, un dettaglio che ci fa ancora una volta capire la personalità di Sir Tom, un vero gentleman dentro e fuori dai campi di calcio: "Io personalmente avevo parlato a Sir Tom al telefono per invitarlo, lui avrebbe accettato e sperava di poter fare il viaggio a Lisburn, ma purtroppo proprio in quel periodo sua moglie si è ammalata e così non ha potuto partecipare.
"Alla cena tutti i giocatori hanno ricevuto in ricordo una campana di cristallo tagliata e con incisa la data della partita contro il Benfica e, dato che Sir Tom non era stato in grado di partecipare, ho inviato per posta la sua campana presso la sua casa a Preston.
"Be'... un paio di settimane più tardi un pacco è arrivato a casa mia, conteneva la campana di cristallo che mi venne restituita con una bella nota di Sir Tom che ci ha ringraziato per un dono così generoso, ma che ci ha chiesto che il Club tenesse la campana nella speranza che quando le persone l'avrebbero vista avrebbero ricordato notte in cui a Tom Finney venne data la possibilità di realizzare il suo sogno di giocare una partita di calcio europeo grazie al permesso di poter vestire per quella notte la maglia del Distillery Football Club, è stato da parte sua un bel gesto, un gesto da veri gentiluomini."

http://www.lisburntoday.co.uk/sport/football/tom-finney-remembered-1-5890917




Questa partita sarà per sempre ricordata dal Distillery e dai suoi tifosi, nonostante il 5-0 con cui il Benfica avrebbe poi vinto a Lisbona eliminando gli irlandesi da quella che per ora rimane la loro unica apparizione nella Coppa dei Campioni, ma per noi tifosi del Preston North End verrà per sempre ricordata come" Quando Finney affrontò Eusebio".    





giovedì 2 giugno 2016

Voci di mercato

Dopo l'acquisto del portiere Maxwell il North End sembra intenzionato a riportare a Deepdale anche un altro estremo difensore, il danese Lindegaard, che ha giocato per i Whites in prestito per parte della scorsa stagione.
Ma nella lista di Grayson sembra esserci anche un altro danese, si tratta dell'attaccante Makienok, 25 anni e fisico possente, giocatore di proprietà del Palerrmo, ma che nella scorsa stagione ha giocato in prestito nel Charlton Athletic, squadra per la quale ha realizzato 5 gol.
La trattativa per portare l'attaccante a Deepdale sembrerebbe in una fase molto avanzata soprattutto dopo che il North End pare aver rinunciato a Tom Bradshaw, bomber gallese del Walsall che ha chiesto però una cifra ritenuta esagerata anche in considerazione del fatto che l'attaccante andrà in scadenza di contratto alla fine della prossima stagione.
Tutti speriamo che Grayson riesca a riportare Adam Reach a vestire la maglia dei Lilywhites dopo l'ottima scorsa stagione giocata in prestito dal Middlesbrough, ma la trattativa sembra difficile e per questo si dice che ci sia pronta un'interessante alternativa, dovrebbe trattarsi del gallese Lloyd Isgrove, giocatore di proprietà del Southampton, ma che ha giocato in prestito nella scorsa stagione al Barnsley, insieme a Brownhill, dando un'ottima impressione delle sue qualità e segnando anche un gol nella Finale Play Off di League One giocata e vinta a Wembley contro il Milwall.

Queste sono tutte "voci", non c'è nulla di ufficiale, ma le indiscrezioni arrivano dal LEP (Lancashire Evening Post), una fonte assolutamente affidabile.

Le nostre impressioni sono che Grayson sta operando nel modo giusto, abbiamo assolutamente bisogno di uno, ma forse anche di due portieri, servono certamente un sostituto di Reach (sempre che non sia proprio lui a tornare) ed almeno un attaccante visto che nella scorsa stagione sono arrivati davvero pochi gol dal reparto offensivo anche a causa degli infortuni di Beckford e May.
Abbiamo piena fiducia in Grayson e nel suo staff e siamo certi che si stiano muovendo nel migliore dei modi per garantire che la rosa possa essere rinforzata soprattutto dove si sono evidenziate delle difficoltà nella stagione appena conclusasi.

Attendiamo altre novità e soprattutto notizie ufficiali, naturalmente non vediamo l'ora di conoscere i nuovi nomi che vestiranno la gloriosa maglia del Preston NE nella prossima stagione, ma è giusto che Grayson faccia le sue mosse con la giusta calma e valutando senza troppa fretta ogni possibile trattativa in corso.


Lindegaard

Makienok

Bradshaw

Isgrove

Brownhill ceduto al Bristol City

Dopo l'ottima stagione disputata in prestito a Barnsley e culminata con la promozione in Championship dei Tykes, Josh Brownhill, in scadenza di contratto con il Preston NE (il prossimo 30 giugno) ha preferito accordarsi con il Bristol City, Club con il quale ha firmato per un anno.
Il North End aveva offerto un nuovo contratto a Brownhill, ma il giovane centrocampista ha preferito accettare l'offerta arrivata dai Robins.

Questo il comunicato ufficiale apparso oggi sul sito ufficiale del PNE:

"As Josh is under 24 and we had offered him a new contract, Training Compensation applies.
We have agreed the quantum of  Training Compensation with Bristol City and we thank them for the professional way in which they have approached this issue.
On behalf of everyone at PNE  we would like to thank Josh for his contribution to our first team success whilst he was with us.
We wish Josh every success in his future career."

Dispiace aver perso questo giovane talento che nel Barnsley ha confermato le sue potenzialità, certamente nella prossima stagione avrebbe potuto rappresentare una pedina interessante per Grayson, ma probabilmente Josh avrebbe comunque fatto molta fatica a conquistare un posto da titolare, forse il Bristol City lo ha rassicurato sulla possibilità di avere un ruolo importante nella squadra.
La scelta di Brownhill ci ha abbastanza sorpresi, ma la rispettiamo e siamo certi che comunque il North End ha già un'ottima rosa e che nel mercato estivo potrà essere ancora rinforzata anche senza il suo apporto.

In ogni caso auguriamo anche noi a Josh di poter avere successo nella sua futura carriera anche se lontana da Deepdale.